Due settimane per recuperare gli acciaccati

La squadra torne al lavoro doma al Picchio Village

Migration

Due giorni per schiarirsi bene le idee poi si tornerà a lavorare. L’Ascoli a Vicenza ha interrotto la scia di risultati utili consecutivi che aveva visto i bianconeri inanellare, negli ultimi tre turni disputati prima della gara del Menti, due vittorie e un pareggio. La sosta del campionato probabilmente è arrivata nel momento giusto. Lo stop ora agevolerà Sottil e il suo staff medico nel recupero degli elementi alle prese con infortuni e quella maledetta influenza che di fatto ha costretto il Picchio a presentarsi in campo contro i biancorossi fortemente rimaneggiato quasi in ogni reparto. Ad essere stravolti maggiormente sono state la difesa e il centrocampo. Stavolta Quaranta ha patito le pene dell’inferno nel cercare di contenere invano un Diaw capace di farlo uscire dal campo frastornato a fine partita. Il giovane difensore di proprietà dell’Ascoli per tentare di contenerlo è stato spesso chiamato a ricorrere a qualche intervento falloso. Come in occasione del calcio di rigore fallito dall’ex Da Cruz. Sulla corsia di sinistra l’adattamento di Salvi ha di fatto costretto la formazione bianconera a rinunciare completamente alla quella fascia con il terzino destro quasi sempre concentrato più a difendere che a spingere lungo una zona di campo non proprio consona alle sue caratteristiche.

In mediana l’assenza di Saric si è sentita parecchio. Caligara non è affatto riuscito a compensare il forfait del bosniaco. Tutto è andato a gravare su Buchel che nelle difficoltà non ha avuto i soliti alfieri capaci di aiutalo a togliere le castagne dal fuoco nei momenti complicati. La ripresa dei lavori al centro sportivo è prevista per domani alle 15 quando i bianconeri torneranno ad analizzare le tante cose andate per il verso storto nel match di domenica. Non ci sarà Iliev, impegnato con la sua Bulgaria. L’obiettivo è sfruttare poco meno di due settimane di preparazione per farsi trovare pronti alla ripresa casalinga contro il Pordenone (sabato 2 aprile alle 14). In quella data il tecnico piemontese potrà ritrovare Tsadjout – il 22enne ha smaltito il turno di squalifica subito – e i quattro giocatori rimasti a casa con il termometro sotto il braccio: D’Orazio, Botteghin, Falasco e Saric. Nel finale di marzo infine si dovrebbe riuscire a riavere anche Felicioli. Quello che rivedremo in campo contro i neroverdi sarà di certo il miglior Ascoli schierabile dal primo minuto. Un organico al gran completo per rush finale fatto di sette gare tutte decisive.

mas.mar.