Calcio italiano in lutto per la scomparsa di un grande allenatore, forse poco osannato nonostante i grandissimi traguardi raggiunti in carriera. Verrà dato oggi l’addio a un grande mister. A 88 anni è morto nella sua casa a Viareggio l’ex allenatore di calcio Enzo Riccomini. Il mister portò la Ternana e la Pistoiese in serie A. E tra le varie squadre che allenò si ricordano anche Ascoli, Sampdoria, Arezzo, Barletta, Sambenedettese, Alessandria e Viareggio. Originario di Piombino (Livorno) aveva scelto di vivere a Viareggio (Lucca), dove aveva allenato la squadra della città già nel periodo 1970–1973 per chiudere poi chiudere la carriera nel 199293 vincendo il campionato e sfiorando la promozione in B col club del patron Giorgio Mendella. Ad Ascoli, Enzo Riccomini ha lasciato comunque un discreto ricordo. Arrivò in bianconero dopo l’esperienza con la Ternana, ma non ebbe il tempo per sviluppare la sua idea di calcio e dopo l’esonero approdò alla Pistoiese conquistando la storica serie A. All’Ascoli venne chiamato dal Presidentissimo Costantino Rozzi nella stagione 197576, quella della retrocessione in B: dopo aver battuto in casa l’Inter, arrivarono infatti solo 3 punti in 4 giornate, con l’Ascoli che sprofondò in cadetteria a causa della peggior differenza reti rispetto alla Lazio, giunta a pari merito. Riccomini fu confermato in panchina anche nella stagione successiva. Dopo 13 giornate ecco l’esonero: il suo posto fu preso da Giovanni Mialich. Il tecnico veneto però non riuscì a migliorare la situazione e alla 21esima giornata tornò nuovamente Riccomini che così chiuse la stagione al nono posto. Con il suo carattere schietto e con il modo di fare sempre dissacratore, Enzo Riccomini, ha regalato ogni giorno perle di saggezza e lezioni sul saper vivere con leggerezza. Battutista straordinario, sapeva stemperare ogni situazione e al tempo stesso farsi sentire con i suoi ragazzi. I funerali verranno celebrati oggi alle 17.30 nella chiesa di Sant’Antonio a Viareggio.
v.r.