La rosa dell’Ascoli va sfoltita e rifondata

Tanti pilastri sono in scadenza o hanno fatto rientro ai club di appartenenza. Nel frattempo sono tornati alla base molti prestiti da valutare.

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In attesa di conoscere chi sarà il nuovo direttore generale del Picchio, con Morgan De Sanctis che sembra poter restare alla Roma, la situazione in casa Ascoli vede una rosa bisognosa di molti interventi. Da un lato è necessario un forte sfoltimento (soprattutto in attacco) e dall’altro servono almeno sei-sette innesti di categoria, che potrebbero crescere di numero se partisse qualcuno dei ‘veterani’.

La porta si può definire ‘semi blindata’: Nicola Leali, classe ’93, ha un contratto fino al 30 giugno 2021, quindi per il ruolo del portiere titolare non ci sono problemi. Resta da definire chi sarà il suo vice: l’ex secondo era Gabriele Marchegiani, che tuttavia è di proprietà del Novara e l’Ascoli, per riaverlo, dovrebbe riscattarlo dai piemontesi. Se così non fosse il ds Bifulco dovrà guardare altrove o promuovere il terzo portiere Riccardo Novi (a cui comunque deve essere rinnovato il contratto).

In difesa i contrattualizzati sono otto. Quattro di loro facevano parte della rosa 20192020: il centrale Riccardo Brosco, il terzino destro Raffaele Pucino (entrambi classe ’91), l’altro esterno Simone Padoin (classe ’84), tutti e tre in scadenza nel 2021 e il giovane Miguel De Alcantara (classe 2000), con scadenza nel 2022, oggetto ancora misterioso essendo reduce da un grave infortunio. Quattro si sono aggiunti di recente, dopo il rientro dai rispettivi prestiti: il terzino destro Nicolò Tofanari (classe ’98, al rientro dal Fano in C, scadenza nel 2021), il centrale o terzino sinistro Danilo Quaranta (classe ’97, al rientro dal Catanzaro in C, scadenza nel 2021), il terzino destro Lorenzo Laverone (classe ’89, al rientro dalla Triestina in C,scadenza nel 2021 ma che potrebbe essere riscattato) e Francesco Semeraro (classe 2001, al rientro dalla Primavera della Roma).

A centrocampo i calciatori sotto contratto sono appena quattro: il centrale Davide Petrucci (classe ’91, scadenza nel 2021), il jolly Michele Cavion (classe ’94, scadenza nel 2021), l’altro centrale Mirko Eramo (classe ’89, scadenza nel 2022) e Alberto Gerbo (classe ’89, al rientro dal prestito al Crotone, scadenza nel 2021).

In attacco c’è abbondanza di nomi, ben dieci, anche se i potenziali titolari sono davvero pochi. Oltre a Nikola Ninkovic (classe ’94, scadenza nel 2021) ci sono Lorenzo Rosseti (classe ’94, scadenza nel 2021), Giacomo Beretta (classe ’92, in scadenza nel 2021) e Simone Ganz (classe ’93, scadenza nel 2022, al rientro dal prestito al Como in C). Poi c’è una sfilza di giovani: Pinto (classe ’99, scadenza nel 2022), Matos (classe 2000, scadenza nel 2022), Davide Di Francesco (classe ’01, scadenza nel 2023), Edoardo Tassi (classe ’98, scadenza nel 2022, reduce dal prestito al Fano in C), Daniele Ventola (classe 2000, scadenza nel 2021, al rientro dal Rimini in C) e Moutir Chajia (classe ’98, scadenza nel 2021, al rientro dall’Entella).

I giocatori di proprietà che però andranno in scadenza al 31 agosto sono i difensori Valentini e Andreoni oltre ai centrocampisti Piccinocchi e Troiano: qualcuno di loro potrebbe restare ma va rinnovato. Sernicola, Ferigra, Gravillon, Ranieri e Scamacca (prestiti secchi) sono tornati alle rispettive società di appartenenza e per riaverli l’Ascoli dovrà chiederli di nuovo. Stesso discorso per Brlek, Morosini e Trotta su cui però il Picchio vanta un diritto di riscatto che potrebbe far valere a fine agosto.

Gigi Mancini