"L’Ascoli ha preso due schiaffi Ora deve rialzarsi e correre di più"

Claud Adjapong analizza il momento difficile: "Nelle ultime gare in generale è mancata la cattiveria"

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Tempo di rialzarsi per l’Ascoli di Bucchi. La ripresa del cammino offrirà ai bianconeri la possibilità di reagire dopo le due recenti sconfitte incassate rispettivamente contro Perugia e Parma. A commentare il momento e la prossima delicata trasferta di Benevento è stato Claud Adjapong, l’ultimo nome arrivato nella sessione estiva di mercato. "Nelle ultime due partite in generale è mancata la cattiveria – ammette il giocatore -. Abbiamo analizzato le gare ed è emerso che in molte occasioni avremmo potuto fare scelte diverse. La B è così: quando non vinci, non devi perdere. Invece abbiamo preso due schiaffi. Con la sosta dobbiamo rimetterci a posto. Analizzare le lacune ci permetterà di andare a Benevento col fucile puntato e più carichi che mai. Conosciamo le loro caratteristiche. Sono un club che spende molto per cercare di salire e hanno giocatori d’altissimo livello. Ora hanno cambiato tecnico e cercheranno di fare un’ottima prestazione. Noi però non saremo da meno. Andremo lì avvelenati e col coltello fra i denti. Possiamo e dobbiamo fare bene".

Nello spogliatoio bianconero ci si è guardati in faccia, cercando di capire come superare insieme l’attuale momento. "Ci siamo detti che dobbiamo svoltare – prosegue -. Questa è una piazza calorosa. I tifosi si aspettano tanto. Vogliono che i giocatori sudino la maglia ed è quello che dobbiamo fare se vogliamo fare qualcosa di importante. Sappiamo che dobbiamo metterci qualcosa in più degli altri. Anche in allenamento dobbiamo alzare l’asticella. Se c’è da dare una scarpata in più, si dà. Poi si chiede scusa e ci si rialza per correre più forte di prima". Le prime due presenze (Perugia e Parma) con la maglia dell’Ascoli sono servite al 24enne per rompere il ghiaccio. "Sto cercando di prendere la forma fisica, mi sono sempre allenato. Quando sono arrivato qui i miei compagni avevano già giocato cinque partite, quindi mi mancano i minuti nelle gambe. Spero di prenderli il più velocemente possibile. La trattiva con l’Ascoli è stata lunga perché prima dovevo risolvere qualche dettaglio col Sassuolo. Si parlava del mio arrivo già due settimane prima. Ho voluto fortemente questa destinazione perché me ne avevano parlato bene. Sono felice di essere qui. La società mi ha fatto tre anni di contratto e questo significa che posso lavorare per il futuro. Devo cercare di tornare quel giocatore di cui tutti parlavano. Sta solo a me lavorare in campo e cercare di dare il massimo".

"Conoscevo il mister che avevo avuto a Sassuolo – conclude -. Questa è stata una spinta maggiore per arrivare in bianconero. Qui ho trovato un gruppo sano, importante. Ci sono giovani forti e un buon mix con quelli esperti. Molti ragazzi li avevo affrontati da avversari. Su tutti Falasco".

Massimiliano Mariotti