
Ascoli è il momento di spezzare la maledizione Del Duca. Ecco arrivati alle otto finali utili per cercare di portare a casa quegli 8-9 punti necessari al raggiungimento del traguardo salvezza. Il rendimento interno fatto di soltanto 14 punti in 15 gare è troppo poco per pensare di salvare la pelle senza sofferenze. Soltanto 3 i successi ottenuti e ben 7 le sconfitte. Un po’ troppe. Invertire la marcia ora passerà dal fattore casalingo che dovrà essere invertito, una volta per tutte, provando a battere il Brescia nel match di sabato (ore 14). Il ruolo del Picchio nell’attuale cadetteria è stato completamente stravolto dalla recente serie negativa di risultati che ha visto sfumare una volta per tutte l’ipotetica possibilità di tentare una rincorsa finale per la zona playoff. I bianconeri di Breda, che hanno ripreso ieri la preparazione, in questa caldissima volata per la sopravvivenza dovranno focalizzarsi solo ed esclusivamente sul mantenimento della categoria. Unico obiettivo raggiungibile, probabilmente con qualche sofferenza in più rispetto a quanto ci si aspettava. La quota salvezza, dato l’equilibrio del torneo e l’alto numero di pareggi fatti registrare finora, potrebbe finire per attestarsi (salvo imprevisti) attorno ai 44-45 punti.
A sancire il ritmo saranno chiaramente le squadre invischiate nell’accesa lotta per non retrocedere. Qui ad alzare il ritmo nelle ultime settimane sono state Venezia e Cosenza ad oggi arrivate rispettivamente a quota 33 e 32. Esattamente 3 e 4 punti di ritardo sull’Ascoli. Se il campionato dovesse terminare oggi sarebbero proprio loro due a dover disputare il doppio spareggio playout.
Appaiato ai lagunari si aggiungerebbe anche il Perugia che però ha una gara da recuperare: quella con la Reggina rinviata dopo lo sciame sismico di due settimane fa. Ancora una volta tutto passerà negli incroci che si susseguiranno di giornata in giornata. Sabato prossimo - mentre il Picchio sarà chiamato a sfidare in casa il Brescia - il Venezia ospiterà il Como, il Cosenza se la vedrà col Pisa al San Vito-Marulla e il Perugia sfiderà la capolista Frosinone tra le mura amiche. L’aspetto fondamentale per gli uomini di Breda sarà ristabilire subito il fattore Del Duca dopo un andamento terribile mostrato nei match disputati sotto gli occhi dei propri tifosi. Dopo i lombardi nella tana del Picchio arriveranno in sequenza Sudtirol, Pisa e Cosenza. Le residue trasferte: Frosinone, Como, Genoa, Reggina. Anche qui tanto passerà per il Sinigaglia, sperando di non dover restare col fiato sospeso fino all’epilogo del Granillo. Un campo difficile in cui gli amaranto dovranno, a loro volta, cercare di scacciare i malumori.
Massimiliano Mariotti