L’Ascoli si prepara alla delicata trasferta di Cosenza. Il tempo di sciogliere gli ultimi dubbi poi Bucchi e i suoi uomini raggiungeranno Fiumicino dove li attenderà il volo per la Calabria. "Affronteremo una squadra vivace – dichiara l’allenatore del Picchio – Sono un avversario vivo che ha tanti giovani bravi e dotati di corsa, gamba, intensità. Le partite del Cosenza sono state tutte estremamente combattute fino all’ultimo secondo. Ci aspettiamo una gara tosta. Sappiamo il peso specifico di questa partita. Abbiamo bisogno di tornare alla vittoria e cercheremo di farlo. A volte i pareggi ti lasciano insoddisfazione, ma assumono un peso diverso quando riesci ad inanellare qualche vittoria. Questa settimana ci siamo allenati bene, come sempre. Il rammarico lo abbiamo lasciato domenica nello spogliatoio. Ci è dispiaciuto non aver vinto la partita col Genoa, ma la fortuna e la sfortuna nell’arco di un campionato si bilanciano. La prestazione è stata importante al pari di quella col Pisa. Siamo in salute".
La lista dei convocati che sarà diramata nella giornata di oggi vedrà alcuni importanti rientri, soprattutto in difesa. Nel pacchetto arretrato torneranno a disposizione sia Bellusci che Simic. "I difensori mi mettono in grande difficoltà – ammette –, credo sia il volere di ogni allenatore avere giocatori bravi che si mettono a disposizione e lavorano bene. Sono contento per Tavcar, ha qualità importanti. È giovane e aveva solo bisogno di fiducia. Quando c’è l’opportunità credo che i ragazzi giovani si debbano far giocare. Ci lamentiamo sempre che in Italia mancano i talenti, quindi quando lo meritano è giusto metterli in campo. Siamo contenti anche di recuperare Bellusci e Simic. Ci sono cinque centrali forti, sceglieremo con calma. Le convocazioni di Caligara e Giovane in nazionale sono un motivo d’orgoglio. Vuol dire che la società ha scelto ragazzi di qualità".
Nelle ultime ore il patron Pulcinelli ha proposto al tecnico di prolungare il suo vincolo contrattuale col Picchio. Domenica sarà il 28esimo anniversario della scomparsa del presidentissimo Rozzi. Ancora una volta i bianconeri scenderanno in campo con gli immancabili calzini rossi. "Sono orgoglioso di quello che sta accadendo – prosegue –, ringrazio pubblicamente il patron, il direttore e tutta la società per la stima dimostrata. È stata una piacevolissima sorpresa, un bell’attestato di stima nei miei confronti. Ascoli per me non è una squadra, mi sento un pezzo di questo club. Qui abbiamo sempre vissuto questa ricorrenza. I calzini rossi sono un richiamo a Rozzi, ma rappresentano anche tutto quello che ha lasciato all’Ascoli. È nostro dovere fare una grande gara per ricordare questo senso di appartenenza".
Massimiliano Mariotti