Morante: "Serafino sta lavorando per il club"

L’indimenticato bomber spiega: "Pensare alle strutture è fondamentale, ottima pure la campagna acquisti"

Migration

Daniele Morante è tornato a casa. O almeno, la sua casa calcistica, quella in cui si è laureato bomber vero (negli ultimi venti anni, solo Mancuso ha fatto più gol di lui con la Samb in un’unica stagione). L’ex centravanti rossoblù aveva già casa a Tortoreto: lui e famiglia si sono trasferiti e ora Morante segue Esordienti e Giovanissimi del Grottammare.

Morante come va coi i ragazzi?

"Bene, ci prepariamo da un paio di settimane e sono qua per crescere e imparare. Ho un grande maestro come Giuliano Filipponi e volevo fortemente tornare a San Benedetto. Ce l’ho fatta grazie a Cristian Pazzi e Ottavio Palladini. Ci tenevo a tornare in orbita rossoblù e Grottammare ne fa parte: grande organizzazione e ottime professionalità".

A proposito di Samb, che impressione le hanno fatto questi primi tre mesi della gestione Serafino?

"Ottima. Sta acquistando vari giocatori e sta operando più per il bene della società che per proprio interesse. Mi riferisco in particolar modo alla struttura di Stella di Monsampolo e al rifacimento del manto erboso del Riviera. Sono basi fondamentali che ad oggi mancavano. E poi ho apprezzato molto il modo in cui si confronta coi tifosi".

Campagna acquisti, comunicazione, strutture. Quale ritiene il passo più importante fatto finora?

"Il quartier generale di Stella di Monsampolo. Parlo da ex calciatore: quando si sceglie, contano gli aspetti economici e la piazza ovviamente, ma è molto importante sapere di avere a disposizione una struttura, soprattutto ora che c’è l’emergenza Covid. E poi il terreno del Riviera delle Palme".

C’era più stato?

"Sono andato qualche giorno fa, quando stavano rifacendo il manto. Ci voleva, perché si vedeva che era usurato".

Del mercato, invece, cosa mi dice?

"Mi è piaciuta molto la scelta di mantenere Montero e Fusco. È stato giusto ripartire da loro perché avevano fatto bene la scorsa stagione".

E tra Botta e Maxi chi sceglie? "Se uno guarda il curriculum direi Maxi Lopez, ma in C non ottieni granché se non sei motivato e non hai la voglia giusta. Vedo che sta lavorando molto e sta facendo bene in questo precampionato, per cui mi auguro possa segnare parecchio. E poi ci sono vari elementi di ottima qualità, tra cui Botta e D’Ambrosio. In generale mi sembra un’ottima campagna acquisti".

Manca ancora qualcosa?

"Credo che la sfida di coppa con l’Alessandria sarà fondamentale per capirlo. Perché un conto sono le amichevoli e un conto le partite ufficiali. È con queste sfide che si possono leggere eventuali mancanze".

Cosa pensa del ritorno di Colantuono?

"Mi convince, è una scelta azzeccata. Farà da collante tra città e squadra, in più ha grande esperienza e sarà un punto di riferimento per calciatori e dirigenza".

Come sarà il nuovo girone B?

"Lo vedo meno duro del girone C ma ci sono squadre forti. Sempre ragionando sulla carta, poi, i club che si giocheranno la vittoria finale, secondo me, saranno Perugia, Padova, Triestina e Samb".

Pierluigi Capriotti