Nardocci e Colonnella super Sono campioni italiani nei cadetti

Straordinaria giornata per l’atletica delle Marche, ai Campionati italiani cadetti di Parma. Nella prima giornata della rassegna under 16 arrivano tre splendide vittorie dei giovani che conquistano il titolo tricolore. Negli 80 metri sfreccia Alice Pagliarini per trionfare da favorita con 9”86 (+1.3) in finale dopo il 9”80 (-0.6) della batteria. La 15enne dell’Atletica Avis Fano, primatista italiana di categoria grazie al 9”65 realizzato in luglio sulla pista di Recanati, domina la gara con un vantaggio abissale di quasi due decimi sulle avversarie (seconda la friulana Valentina Lucchese in 10”05). Doppia figlia d’arte, del papà Andrea Pagliarini già tecnico delle Fiamme Gialle e dell’ex sprinter Mita Delia, conferma di essere dotata di talento e voglia di emergere. Sulla pedana del peso festeggia Marco Nardocci (Asa Ascoli Piceno), 194 centimetri di statura: si migliora di quasi mezzo metro con un lancio a 16.93 e continua i suoi progressi, dopo soltanto un paio d’anni d’attività, seguendo i consigli di due figure di riferimento e d’esperienza come gli ex azzurri Luigi De Santis e Armando De Vincentis. Da bambino ha praticato rugby ma poi ha cominciato a fare atletica perché i genitori la guardavano in tv. È un testa a testa con l’umbro Mattia Pasquetti, che si deve accontentare della piazza d’onore a 16.61.

È il momento di Elisa Marini nei 3000 di marcia. Seconda nella scorsa edizione, la portacolori del Cus Macerata conduce una gara di testa e mette in fila le avversarie in 14’33”33, dopo aver migliorato di recente il primato marchigiano con 14’18”70 a Pesaro tre settimane fa. Poi c’è l’emozione di ricevere i complimenti del campione olimpico Massimo Stano, che premia le atlete. Da quest’anno è seguita dal coach Diego Cacchiarelli, dopo aver iniziato sulla spinta della famiglia a cominciare dal nonno Carlo, ex sprinter, ed essere cresciuta sotto la guida della compianta Paola Bettucci, ma si dedica volentieri anche alle gare di mezzofondo. L’ultima ad arrendersi è l’abruzzese Silvia Parente (14’39”05). Nell’asta ottimo quarto posto di Manuel Nunzi (Sport Atl. Fermo) che supera la quota di 3.60, a dieci centimetri dal personale, e sui 100 ostacoli brillante quinto Matteo Tassetti (Atl. Sangiorgese Rocchetti) con il personale di 14”09 (+0.2) in batteria e poi 14”24 controvento (-1.4) in finale.

Nell’ultima giornata, protagonista il lanciatore Pietro Colonnella che conferma il ruolo di favorito nella gara di giavellotto con una spallata a 58.24 dopo essersi portato quest’anno fino a 62.34. Più forte anche di un fastidio al tallone, che lo frena nei primi due tentativi (un nullo e 43.32), ma al terzo il 15enne dell’Asa Ascoli Piceno si sblocca e trova un 54.46 che risolve la sfida in suo favore. Poi allunga con 57.86 incrementando ancora nel turno conclusivo. Si è appassionato all’atletica perché papà Angelo, ex mezzofondista e ora dirigente della società ascolana, lo portava ogni giorno al campo, da piccolo. Ed è il maestro dello sport Armando De Vincentis, che lo allena da un paio d’anni, a condurlo al titolo italiano.