Nuova veste per l’Ascoli di Breda Contro il Brescia vietato sbagliare

Domenica di riposo per la squadra ma da domani tutti al lavoro. Si va verso il ritorno del 3-5-2

Nuova veste per l’Ascoli di Breda  Contro il Brescia vietato sbagliare

Nuova veste per l’Ascoli di Breda Contro il Brescia vietato sbagliare

Domenica di riposo poi l’Ascoli di Breda si ritufferà anima e corpo sul campo d’allenamento per sputare l’anima. I bianconeri riprenderanno domani al Picchio Village la preparazione. L’obiettivo principale del gruppo è quello di invertire immediatamente la recente serie negativa di risultati concentrandosi sul duro lavoro e sulle scelte tattiche che il tecnico potrebbe sfoderare già a partire dal delicatissimo scontro con il Brescia, in programma sabato prossimo primo aprile con fischio d’avvio previsto alle 14 allo stadio Del Duca. Qui non saranno ammessi più passi falsi: il Picchio dovrà solo vincere. Date le circostanze e i risultati che sono arrivati e arriveranno dagli altri campi, un pareggio in casa contro l’ultima in classifica nonché diretta concorrente per la salvezza, equivarrebbe quasi ad una sconfitta. Le due consecutive partite interne che il calendario aveva offerto in questa precisa fase del campionato erano sembrate offrire un prezioso trampolino di lancio sul quale salire per proiettarsi senza troppe difficoltà verso acque poco agitate. E invece l’inatteso passo falso con il Venezia è finito per rimescolare tutto fino a vedere le inseguitrici risalire ancora riportandosi a pochi punti dai bianconeri.

Le dichiarazioni del direttore sportivo Valentini in settimana hanno parlato di un problema di atteggiamento e non di modulo. Questo risulta essere vero ed è sotto gli occhi di tutti, ma solo in parte. In realtà invece questo Ascoli e il suo timoniere hanno capito bene che non si è più in grado di poter adottare il 4-3-1-2, un assetto tattico che prevede la presenza di un trequartista centrale dietro al solito tandem d’attacco. E a dare la risposta più ovvia è stato un aspetto prettamente legato all’attuale organico che non fornisce la presenza di un tassello del genere.

L’esperimento Falzerano purtroppo non ha prodotto i risultati sperati. E Marsura, solitamente più efficace sull’out di sinistra, lì in mezzo non è mai riuscito a strappare per poi finire imbrigliato tra le maglie avversarie. Ecco quindi che ormai la forte possibilità di tornare al 3-5-2 o vagliare una nuova veste capace di svilupparsi senza l’impiego di un interprete del genere, non è più rinviabile. Altro aspetto, di non poco conto, da tenere a mente in queste 8 finali conclusive è quello legato alle espulsioni incassate. Qui il Picchio, ad oggi, continua a restare con una certa preoccupazione in cima alla classifica dei club con più rossi fatti registrare. I più ‘cattivi’ restano Gondo (Bari, Como) e Falasco (Cagliari, Bari), entrambi capaci di lasciare i propri compagni in inferiorità numerica per ben 2 volte. Ma oltre a loro ad aggravare questo delicato discorso si sono aggiunte le espulsioni di Caligara (Cittadella), Bellusci (Modena), Collocolo (Frosinone), Giovane (Spal). Il momento è davvero decisivo.

Massimiliano Mariotti