Pasticcio arbitro ma c’è poco Ascoli: pari

Piovono cartellini e viene negato un rigore a Dionisi. Ma i bianconeri non vanno oltre lo 0-0 contro un Cittadella ostico e falloso

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Il Cittadella si conferma avversario ostico, difficile e falloso, e strappa via un pareggio dal Del Duca con le unghie e con i denti. Un pari ottenuto grazie anche all’inadeguato arbitro Meraviglia di Pistoia andato nel pallone già nei primi minuti di gara dopo non aver concesso un ‘vantaggio’ solare a Bidaoui lanciato a rete. Il direttore di gara ha tollerato il comportamento ostruzionistico degli avversari, ha espulso Gondo pur non avendo commesso alcun fallo e meno male che il Var lo ha corretto, ha espulso Caligara per doppia ammonizione per un fallo veniale e non ha concesso, stavolta complice anche il Var Di Martino di Teramo, un rigore evidentissimo per un fallo su Dionisi. Un disastro, insomma che di certo, però, non può fungere da alibi per un Ascoli spento, amorfo, impreciso e che ha fatto il suo primo tiro in porta all’80° con un sinistro debole di Dionisi. Troppo poco per recriminare sulla mancata vittoria.

La partita è stata brutta e continuamente spezzettata. Dopo 15 secondi sinistro rasoterra improvviso di Lungoyi dal limite che non è terminato a fil di palo. Poi replica dei veneti con una punizione a giro di Asencio che ha sfiorato il palo alla destra di Leali. Spunto di Bidaoui sulla sinistra, tocco per Gondo che in area cicca clamorosamente la conclusione al violo. Al quarto d’ora corner teso di Baldini, stacca tutto solo in terzo tempo Pavan ma alza sopra la traversa. Ci prova l’Ascoli con una punizione laterale di Falasco, respinta con i pugni Kastrati, da fuori Caligara e pallone che passa sopra la traversa. Alla mezzora tocco volante di Asencio per Antonucci, destro potente da posizione angolata e gran parata in tuffo Leali. Poi inizia lo show di Meraviglia che estrae a sorpresa il rosso diretto a Gondo dopo un contrasto con Del Fabro. Il direttore di gara viene richiamato al monitor dal Var e tramuta la decisione in cartellino giallo.

Al fischio finale della prima frazione mister Bucchi viene accerchiato dai calciatori ospiti (dove erano i bianconeri?) con Gorini e il ds granata Marchetti che lo insultano. L’arbitro nel tunnel degli spogliatoi espelle Bucchi e Marchetti e al rientro sulla panchina bianconera si accomoda il vice Mirko Savini. Dopo tre minuti il Cittadella resta in dieci: rosso diretto ai danni di Asencio per un bruttissimo fallo a gamba tesa su Bellusci ma la superiorità numerica dura solo quattro minuti perché Caligara commette un ingenuo fallo nella metà campo avversaria su Del Fabro e si prende il secondo giallo: anche l’Ascoli rimane in dieci. Angolo del Cittadella battuto bene da Baldini, stacca all’altezza del dischetto Tounkara, smanaccia sopra la traversa Leali.

Entra Dionisi e a dieci minuti dalla fine arriva il primo tiro in porta dei bianconeri: girata del capitano e parata a terra di Kastrati. Ci prova Falasco da fuori area, con pallone a lato, poi tocca a Falasco impegnare Kastrati e infine Eramo invece di tirare in porta allarga di nuovo su Falasco che perde l’attimo. Al 92° l’arbitro Meraviglia finalmente espelle per doppia ammonizione Del Fabro autore di una decina di falli, ma la gara è ormai finita. Secondo pareggio stagionale per l’Ascoli che sale a quota 8 punti in classifica in vista della trasferta di sabato prossimo a Perugia conto il ‘vecchio amico’ Fabrizio Castori.

Valerio Rosa