"Peccato solo per come è finita" Falasco: ora battaglia col Cagliari

Il terzino: "Abbiamo giocato una buonissima partita". Stankovic: "Onore. alla squadra bianconera"

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Volti sorridenti in campo in casa Ascoli per una gara giocata comunque a viso aperto contro un avversario di categoria superiore, ma in grossa difficoltà. E questo è forse il rammarico più grande alla fine: non aver battuto una Sampdoria per nulla trascendentale che faticherà a rimanere in Serie A. Ma l’Ascoli c’è e il colloquio fraterno tra Mister Bucchi e Capitan Dionisi in panchina prima dei rigori ha testimoniato che ormai le chiacchiere non servono più. L’Ascoli è pronto a dare battaglia a partire già da lunedì nel posticipo serale contro il Cagliari. Nicolò Falasco ha sbagliato il rigore che poteva dare all’Ascoli la qualificazione agli ottavi di finale gettando il pallone in curva: "Abbiamo giocato una buonissima gara – ha ammesso il terzino bianconero – contro una squadra di livello superiore e composta da ottimi calciatori. Peccato per come è finita, ma ora ci aspetta un’altra battaglia lunedì col Cagliari. In fase difensiva stasera abbiamo fatto un ottimo lavoro contro gente come Quagliarella e Caputo. Ma in fase difensiva tutti sono stati bravi, dai centrocampisti agli attaccanti. Stasera ci riposiamo e da domattina inizieremo a preparare la partita col Cagliari". Dall’altra parte l’allenatore della Sampdoria Dejan Stankovic, ha reso onore agli sconfitti: "Chi non sa soffrire non sa gioire – ha ammesso – È stata una partita iniziata bene, avevamo tutto sotto controllo fino al gol. Non dovevamo abbassare la guardia, ma essere concentrati dal primo all’ultimo minuto. Dopo l’1-1 c’era più nervosismo rispetto alla partita contro la Roma perché i ragazzi volevano vincere. Non hanno mai mollato, è una loro vittoria. Li ringrazio perché sono stati bravi. Si vede che chi gioca meno è più stanco, ma insieme hanno sofferto e vinto. Onore all’Ascoli e a mister Cristian Bucchi perché la sua squadra ha giocato una grande partita e alla fine potevano vincere loro o potevamo vincere noi. Ma i ragazzi si meritavano un po’ di gioia. Parlavo con Djuricic, lui con uno stop vuole fare tre cose. Ci mette tutto se stesso, come gli altri. Ma c’è troppa voglia di strafare, dobbiamo equilibrare l’energia ed essere meno frenetici. Con tranquillità arriveranno anche le giocate, in campo abbiamo talento. Sono contento per i ragazzi ma voglio ringraziare il portiere Contini – ha concluso Stankovic – È stato monumentale. La sua presenza ci ha dato sicurezza durante i 120 minuti, è stato il numero uno. Ci vuole personalità a portare la squadra sulle spalle. Ha parato tre rigori, ha segnato. Cosa vuoi chiedergli di più?".

Valerio Rosa