Preso Baumann, Valentini: "Ottimo Ascoli"

Il direttore sportivo fa il bilancio del mercato e sistema la porta con il giocatore svincolato: "Ad agosto siamo stati vicini a Niang"

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Sarà il ventiseienne Noam Baumann il nuovo portiere dell’Ascoli che andrà ad aggiungersi ad Enrico Guarna (37 anni) e Luca Bolletta (ne compirà 18 a novembre). La notizia è arrivata proprio mentre il ds Marco Valentini stava facendo il punto sulle numerose operazioni di mercato fatte quest’estate.

Direttore quanto è soddisfatto di questo calciomercato?

"Ringrazio la proprietà che mi ha concesso ampia autonomia nelle scelte. Ringrazio Mirko Evangelista per la parte burocratica e amministrativa, e Ivano Pastore mio scout di fiducia. Siamo riusciti a fare la totalità delle operazioni in entrata e quasi tutte quelle in uscita. Ci sono rimasti Iliev che potrebbe andare in Grecia e Fabbrini, altrimenti avremmo fatto il 100% del nostro mercato. Quindi diciamo che sono soddisfatto al 98%".

E’ in arrivo un nuovo portiere: un’esigenza soprattutto numerica?

"Abbiamo cercato un’alternativa perché i tempi temiamo siano lunghi, ma anche variabili per cui dobbiamo essere pronti a tutto. Massima fiducia in Enrico Guarna e Luca Bolletta ma non possiamo rischiare con i cartellini rossi, il Covid e altri problemi che potrebbero arrivare. Abbiamo cercato un portiere forte non giovanissimo, né vecchio che possa darci un contributo e poi vedremo per il futuro".

Parliamo degli ultimi arrivi: Adjapong sarà l’uomo per tutti i ruoli?

"Sicuramente non lo colloco solo come terzino destro perché lui è un universale e ha fatto anche difensore centrale a tre. Sta bene, è un giocatore forte che abbiamo preso a titolo definitivo perché in lui ci crediamo".

E’ vero che il portoghese Mendes lo tenevate d’occhio già da gennaio?

"E’ vero. Abbiamo visto alcune partite live perché è un Under che aveva contratto in scadenza 2023 e poteva essere una buona opportunità. L’operazione non è stata facile perché lo Sporting chiedeva una cifra fuori mercato poi alla fine lo abbiamo preso ad un prezzo più equo".

Sabato ha debuttato Giovane: un ragazzo già pronto?

"E’ un universale del centrocampo, play o mezz’ala di scuola Atalanta quindi avanti nella crescita del percorso tattico e sabato contro il Cittadella ha dimostrato di poterci stare".

Si è parlato tanto della cessione di Saric ad una squadra di serie A: come mai è finito a Palermo?

"Pur rispettando la volontà di Dario, le squadre di serie A ci avrebbero dato di meno. Già a dicembre mi aveva detto che voleva cambiare aria. Abbiamo aspettato l’occasione giusta perché come vi dissi in ritiro dovevamo essere soddisfatti entrambi e credo che alla fine lui è stato felice ed è stata anche un’ottima operazione per la società".

E’ rimasto da sistemare il solo Intinacelli?

"Siamo in trattativa con una squadra di serie D e credo che sia in via di definizione".

Direttore è giunto il momento di chiudere le polemiche con il Cittadella?

"Credo di sì. Ho grande rispetto per il Cittadella, conosco Stefano Marchetti e ho un grande rapporto con lui. Ma ho anche rispetto per la mia proprietà e per mister Bucchi. Credo sia giusto rimanere in silenzio e far parlare i fatti. Sabato voglio vedere una squadra avvelenata nel modo giusto. A Perugia ci attende una battaglia contro un allenatore che conosco profondamente e so bene che partita preparerà". A conti fatti c’è qualche rammarico al termine di questa campagna acquisti-cessioni?

"Il rammarico è per un paio di ragazzi in più con operazioni che sembravano fatte e poi invece non sono stati rispettati i patti. In questa categoria spesso si corre dietro ai nomi altisonanti e invece è importante puntare su giovani di qualità perché è anche più redditizio per la società. Poi certo avevamo la possibilità di prendere Niang i primi di agosto e con Gondo avrebbe fatto una gran coppia d’attacco, ma non mi guardo indietro. Abbiamo portato una ventata di freschezza nella rosa, mantenendo l’ossatura della squadra che lo corso anno è arrivata prima nel girone di ritorno".

Valerio Rosa