"Prestazione di personalità del mio Venezia"

Esonerato lo scorso anno a gennaio dopo tre sconfitte consecutive, l’ex allenatore dell’Ascoli Zanetti ora si è preso la rivincita

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Uno Zanetti raggiante ha commentato con estrema soddisfazione la vittoria sull’Ascoli. Il suo Venezia ha vinto e convinto dopo una gara dominata in lungo e in largo nella ripresa. Nel secondo tempo i leoni veneti sono rientrati in campo con grande determinazione mostrandosi capaci di prendere il controllo assoluto del campo e macinando cross e occasioni da rete. Qualche fatica di troppo nella prestazione sfoderata nel primo tempo, quando l’Ascoli era sembrato concentrato e capace di rispondere alle sortite dei padroni di casa. Il gol di Pucino sullo splendido traversone di Kragl aveva indirizzato la gara verso la formazione di Bertotto, complicando più del dovuto le cose ai lagunari. Complice anche un po’ di sfortuna in varie occasioni create dagli uomini di Zanetti che non si erano mostrati precisi sotto porta nei momenti clou. "All’inizio sembrava una partita stregata – ha commentato il tecnico del Venezia –, anche perché avevamo sbagliato qualche occasione da gol. Però è anche vero che non ci siamo mostrati particolarmente attenti nei dettagli come al solito, lasciando all’avversario qualche ripartenza di troppo ed essendo poco aggressivi sul loro portatore di palla".

Tema completamente stravolto nella ripresa quando il Picchio si è abbassato diminuendo l’intensità di gioco. Ritmo, invece, che il Venezia ha continuato a tenere alto, cercando una spinta costante sulle due corsie laterali con le indomite discese di Mazzocchi e Felicioli (quest’ultimo altro ex della gara). "Nel secondo tempo invece ho visto la solita squadra – ha proseguito –. Abbiamo creato tantissimo, li abbiamo messi alle corde prima pareggiando e poi superando l’avversario grazie ad una prestazione di grande personalità. Voglio fare i complimenti ai ragazzi, perché hanno dimostrato di saper reagire alle difficoltà mettendo in campo non solo l’orgoglio, ma anche grande lucidità. Rispetto alla partita di Brescia abbiamo cambiato qualcosa tatticamente, adattandoci anche alle caratteristiche di chi è sceso in campo".

Il tecnico di Valdagno teneva particolarmente a questa gara, anche in virtù delle vicissitudini dello scorso anno che lo avevano portato ad essere esonero in maniera frettolosa dai vertici di corso Vittorio. Decisione arrivata lo scorso fine gennaio dopo i tre ko consecutivi incassati contro Benevento, Trapani e Frosinone.

"Sapevamo che l’Ascoli sarebbe venuto a Venezia per battagliare ma abbiamo dimostrato di essere una squadra vera, un gruppo unito con un grande cuore". Una dedica infine rivolta ai tifosi veneziani che, come molti altri tifosi italiani, non hanno potuto assistere alla gara in virtù delle restrizioni adottate dal Governo per combattere la diffusione della pandemia.

"Voglio dedicare questa vittoria ai nostri tifosi – ha concluso l’ex allenatore dell’Ascoli –, che purtroppo non possono venire allo stadio a sostenerci, ma so che ci sarebbero stati e so che ci saranno sempre vicini".

Massimiliano Mariotti