Pulcinelli: "L’Ascoli ripartirà da Dionigi"

Il patron ufficializza la conferma dell’allenatore: "Restano ovviamente Bifulco e tutto lo staff. Squadra che vince non si cambia" .

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Passato il turbinio di emozioni di venerdì sera, con l’Ascoli battuto sul campo ma uscito ‘vincitore’ dalla stagione (con la salvezza conquistata), patron Pulcinelli si è seduto al tavolo con noi del Carlino per un bilancio a freddo, della partita e del campionato. Un excursus a 360 gradi su allenatore, dirigenti, squadra tifosi e, in generale, futuro. Patron, a bocce ferme, per chiudere il dibattito sull’ultima giornata, come valuta la prestazione del Picchio? "L’idea, da osservatore, era di una squadra motivata, loro, contro una squadra rilassata, noi. E chiaramente mi sarei aspettato il contrario. Il Benevento ha giocato con grande impegno e gliene va dato atto, tuttavia vedere le loro sconfitte con Chievo, Crotone e addirittura Trapani ci aveva dato un’altra idea del loro approccio. La domanda è: con noi è stata partita vera, ma con le altre? Comunque sono felice che nessuno ci abbia regalato nulla: ciò vuol dire che i nostri punti in classifica sono stati davvero sudati uno alla volta. Non posso che fare i complimenti ai nostri ragazzi".

E’ già tempo di programmare la prossima stagione: si può dire con certezza che si ripartirà dal ds Bifulco e da mister Dionigi?

"Dionigi è confermatissimo: sarà lui l’allenatore dell’Ascoli Calcio 20202021, senza il minimo dubbio. Siamo tutti d’accordo: Cda, direttore e soprattutto il mister stesso. Con lui ovviamente sono confermati tutti, dallo stesso Bifulco agli altri componenti dello staff: squadra che vince non si cambia. Sicuramente ci serve un direttore generale: stiamo cercando nel mondo del calcio chi incarni i nostri valori e la nostra visione".

Questo ruolo potrebbe essere ricoperto da Morgan De Sanctis?

"Confermo che da tempo parliamo con lui e che ci stimiamo molto".

Se Bifulco ha avuto il merito di scegliere Dionigi, lei ha avuto il merito di scegliere Bifulco. Col senno di poi giudica un errore la nomina di un profano del calcio come Di Maso a responsabile dell’area tecnica? "Di sbagli ne ho fatti molti, ma Di Maso è stato nominato nel Cda, con anche questa responsabilità, nel momento in cui c’era ancora il ds Tesoro. Poi ci sono state due settimane vacanti. Nel mentre abbiamo selezionato un ds. Nessuno ha mai pensato che Di Maso potesse svolgere il mestiere del direttore sportivo. Di Maso aveva il compito di essere gli occhi della società in loco, visto che troppe cose non erano chiare e non giravano come avrebbero dovuto. Di Maso ha svolto un grande lavoro e lo ringrazio per ciò".

Ai fornitori, in periodo di Covid, era stato chiesto del tempo per la sistemazione dei pagamenti. Come stanno andando le cose?

"Li stiamo pagando tutti. Ovviamente anche noi siamo reduci, e speriamo sia finita, dal periodo nero del virus e le difficoltà sono aumentate per tutti. Il nostro gruppo aziendale ha perso in due mesi 50 milioni di ricavi. L’Ascoli Calcio ha un conto economico peggiorativo di 1,5 milioni".

Il calciomercato tra poco entrerà nel vivo: tra scadenze, fine prestiti e giocatori di proprietà richiesti in giro, Ninkovic in primis, l’Ascoli avrà una rosa da rifondare quasi del tutto. Avete già definito le strategie?

"Ci prendiamo una settimana di riposo e riflessione. Poi decideremo insieme allo staff tecnico il da farsi: valuteremo chi dei ‘vecchi’ prestiti vorrà tornare così come le sorti dei nostri giocatori di punta, che ovviamente io vorrei tenere tutti, da Scamacca a Ninkovic passando per Trotta, Morosini e gli altri".

Ai tifosi, che non hanno potuto seguire la squadra in questi mesi così anomali, cosa vuole dire?

"Mando a tutti un saluto speciale e dico che presto daremo anche un riscontro sul tema abbonamenti e, in particolare, sulle otto gare casalinghe che non hanno potuto vedere al Del Duca".

Gigi Mancini