Samb, ci sono vari gruppi interessati al club

Attesa per oggi la sentenza del tribunale: si ragiona sugli sviluppi dell’esercizio provvisorio. C’è già una manifestazione di interesse

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La sentenza del Tribunale dovrebbe arrivare oggi dopo alcuni giorni di attesa. Nulla di preoccupante per i tifosi della Samb, che stanno sperando e attendendo il fallimento del club per vedere la società libera dalla figura di Domenico Serafino. Molto semplicemente, si sta ragionando sugli sviluppi dell’esercizio provvisorio, che dopo il fallimento dovrà essere condotto dai curatori fallimentari (è probabile che, in questo caso, saranno confermati Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini, ai quali potrebbe essere affiancato un avvocato). Servono soldi, infatti, per portare avanti il club in questo mese di avvicinamento all’asta, e di conseguenza i commissari giudiziali stanno cercando di comprendere se ci sono reali manifestazioni d’interesse per la società di Viale dello Sport. Nel caso ci fossero, i commissari si garantirebbero la spesa per l’esercizio provvisorio poiché saranno consapevoli che all’asta fallimentare ci sarà almeno un gruppo interessato a partecipare.

Diversamente, il club rischierebbe grosso. Dunque, questo è il motivo del rinvio della sentenza, ma pare che una manifestazione d’interesse (e quindi un anticipo della spesa necessaria per l’acquisto del club) ci sia. Se così fosse, tra oggi (o al massimo domani) la sentenza sarà emessa. I gruppi interessati al club sono vari. Uno fa capo all’ex patron Moneti e ad Antonio De Sarlo, mentre ci sarebbe anche l’accoppiata Salvatore Caiata-Antonio Colantonio. Dell’interesse del primo, attuale patron del Potenza, vi avevamo parlato tempo fa, mentre il secondo è presidente della Turris Calcio. Entrambi lascerebbero le loro squadre e proverebbero ad acquistare la Samb. Oltre a loro sarebbero emersi altri due soggetti: un imprenditore locale (interessato più a una ripartenza dalla Serie D) e un gruppo di Roma, mentre Kim ha già detto di voler partecipare all’asta. Insomma, sembrano pure troppi i gruppi che attendono gli avvenimenti e la ripartenza dell’iter fallimentare. A proposito dell’iter, i tempi stringono sempre più.

Da questo punto di vista, a favore della Samb c’è il precedente del Napoli, che fu acquistato e iscritto al campionato da De Laurentiis in appena un mese. E c’è la volontà e la necessità, da parte del Tribunale di Ascoli, di preservare il valore commerciale della Sambenedettese, che ad oggi è quasi tutto nella partecipazione alla Serie C. Dopo la dichiarazione di fallimento verranno contemporaneamente eletti i curatori e subito dopo il perito, che dovrà stabilire il valore del titolo sportivo. Da questo punto di vista, indicativamente, quello della Samb potrebbe valere attorno ai 3-400mila euro, ai quali si dovrebbero aggiungere i debiti sportivi, che ad oggi sono pari a due milioni per la sola stagione trascorsa (a questa cifra, però, si dovrà sottrarre la fideiussione che è già stata escussa e i due mesi di stipendi pagati da Serafino il 16 dicembre 2020).

Pierluigi Capriotti