Settore giovanile Si è dimesso Massimo Silva

Dopo appena sei mesi conclude la sua avventura

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Dopo soli sei mesi Massimo Silva si è dimesso dal ruolo che aveva assunto all’interno del settore giovanile. Un rapporto mai decollato quello tra la bandiera bianconera e la proprietà di corso Vittorio Emanuele, nonostante fosse stata proprio la società, nello scorso luglio, a sceglierlo per coordinare l’attività del vivaio dopo i non esaltanti risultati (dalla Primavera in giù) del 20202021. Silva, tecnico esperto e grande conoscitore delle realtà calcistiche del territorio, era stato chiamato per rifondare il serbatoio dei futuri talenti, ripartendo dal Piceno e dalle zone marchigiano-abruzzesi dell’orbita bianconera. Fin dalle prime settimane di lavoro, però, ha iniziato a perdere autonomia e potere decisionale, tanto che la sua attesa (e pluriannunciata, attraverso canali informali) presentazione non c’è mai stata. L’incarico, però, esisteva eccome, tanto che, appunto, ieri sono arrivate le sue dimissioni ufficiali.

A volerlo nello staff, la scorsa estate, era stato soprattutto il direttore sportivo Fabio Lupo, che però a sua volta si è dimesso ad ottobre, poco dopo la fine del mercato. Lupo era entrato in contrasto con la dirigenza già da settembre e, probabilmente, la spaccatura si è rispecchiata sin da subito sul vivaio. Con l’ingresso dei nuovi soci, a campionato iniziato, si sono susseguiti diversi vertici e nel mese di novembre sembrava si fosse vicini ad una nuova intesa. Nell’ambito della ripartizione dei ruoli all’interno del club (alla luce della presenza di North Sixth, Distretti Ecologici e Rabona Mobile) sembrava infatti che il direttore generale Claudio Tanzi, espressione della componente americana, dovesse occuparsi della supervisione del settore giovanile e che, appunto, avrebbe confermato (e finalmente presentato) Massimo Silva. L’incoronazione, però, è tornata in discussione con l’intervento di Massimo De Santis e dei soci di Rabona Mobile (Stefano e Maurizio D’Alessandro) che evidentemente hanno altri programmi. Da qui, il passo indietro di Silva. Mettendo da parte la sua vicenda personale resta da capire, più in generale, quali siano i programmi della società in merito al vivaio, nella speranza che la stessa lungimiranza avuta la scorsa estate in fase di allestimento della prima squadra si possa avere anche in relazione al settore giovanile.

Gigi Mancini