L'esultanza della Samb al raddoppio di Rapisarda
Verona, 1 dicembre 2018 - La Samb batte allo scadere la Virtus Verona e si allontana dai playout. Non è stato facile per gli uomini di Roselli sconfiggere i veronesi, che poi hanno dovuto tirare i remi in barca in seguito all’espulsione di Grbac. La prima vera occasione del match è targata Samb (23’) quando Signori giostra con finezza sulla sinistra e dà respiro alla manovra dalla parte opposta, dove Rocchi e Rapisarda dialogano andando al cross: il rasoterra è deviato con l’esterno da Ilari manco fosse un supertele che colpisce lo spigolo del muro: fuori ad un palmo dall’esterno della rete. La destra, zona presidiata da capitan Rapisarda, è la zona dominata dalla Samb. Al 26’, Ilari comprende che il siciliano sta facendo un gran lavoro e decide di fare una capatina dalle sue parti. Il suo sinistro in corsa, però, non va oltre i guanti di Giacomel. Tra il 29’ (ammonizione di Grbac) e il 33’, la gara aumenta di ritmo e al piazzato di Ilari, ben controllato dal portiere di casa, la Virtus risponde con Casarotto che, ben servito da Danti, manda la sfera sul fondo. Il match è una guerra di trincea che vive d’improvvise folate nella terra di nessuno. Il secondo aumento di ritmo, però, porta al vantaggio dei padroni di casa al 43’. La manovra che porta al gol di Grandolfo è di assoluta qualità, tutta di prima e molto pulita. La Samb si fa prendere in contropiede e l’ex Sirignano può servire con facilità Grandolfo in area. Ora: 4’ prima del controllo di Grandolfo, Rocchi era stato ammonito per una strattonata appena accennata su un avversario. Lo stesso fa l’attaccante della Virtus su Zaffagnini (che pure cade con estrema facilità) ma l’arbitro non ravvisa nessun fallo, permettendo a Grandolfo di battere un pur ottimo Pegorin, capace di sporcare il destro indirizzato nel 7. L’1-0 stordisce la Samb manco fosse l’iprite usato sui campi di battaglia 100 anni fa, e dopo 1’ dalla “palla al centro” gli uomini di Fresco sono ancora davanti a Pegorin con Danti: il portiere rossoblù, però, tiene in vita i suoi con un intervento decisivo. La rispresa, per la Samb, si apre nel migliore dei modi: Grbac si mette a simulare e il fischietto lo sbatte fuori con il 2° giallo; Cecchini, quindi, spaventa Giacomel con uno schiaffo che sfiora il palo. È il prologo al pari che giunge al quarto d’ora, quando Calderini affonda in area e serve dietro Rapisarda, il cui sinistro storto e strozzato prende in controtempo Giacomel. La Samb cerca il 2 a 1 e Calderini è quello che lo vuole di più: sinistro a giro da limite e palo scheggiato (20’). Al 35’ Miceli si divora il 2 a 1 sparando direttamente su Giacomel che già s’era dovuto gettare a terra su un paio di palle sporche e sputate in porta dal mischione. Di Massimo, entrato per Rocchi già al 5’s.t., sale in cattedra solo al 41’, quando prima colpisce un palo su punizione e poi s’allaccia sci e scarponi: lascia piantata più gente possibile e scarica su Giacomel che si salva in angolo. Dal corner arriva il Nirvana rossoblù: Rapisarda, ancora lui, sbuca dal nulla e ciabatta ancora beffando l’estremo della Virtus. È il gol del 2 a 1 che manda la Samb a -4 dai playoff ma con un match da recuperare.