Vicenza bivio per vette impensabili Ascoli, è il momento di sognare

Una vittoria proietterebbe i bianconeri a 52 punti. E il precedente della Salernitana di Castori incoraggia

Migration

I più scaramantici forse staranno sbuffando, mentre Sottil dopo aver letto avrà toccato ferro, ma si tratta di un’ipotesi possibile (neanche campata per aria) e quindi è giusto, oltre che piacevole dopo anni di bocconi amari, parlarne. L’ipotesi in questione è quella di una vittoria dell’Ascoli domani a Vicenza. Partiamo dall’avversario: i biancorossi dell’ex Padella si giocano la vita. Un eventuale ko con il Picchio sarebbe il terzo consecutivo e rischierebbe di complicare in modo drammatico la già complessa battaglia per non retrocedere. Sarà, dunque, una partita durissima. Ma se l’Ascoli è stata in grado di annichilire il Pisa, in assoluto la squadra più continua del torneo nonché (ex) capolista del campionato, perché non dovrebbe potersi imporre al Menti? Tanto più alla luce del fatto che si tratta di una partita fuori casa. Saranno freddi numeri, ma non è un caso che i bianconeri abbiano conquistato 29 dei propri 49 punti lontano dal Del Duca e che siano secondi (dietro al Brescia) nella ‘classifica dei punti in trasferta’. Così come non può essere considerato casuale il fatto che il Vicenza, di contro, sia penultimo nella graduatoria del rendimento tra le mura amiche (appena 13 punti: solo il Pordenone ha fatto di peggio con 8). Sulla base di ciò, insomma, non è un’eresia considerare Vicenza-Ascoli, in quanto a ‘rapporti di forza’, come una sorta di testa-coda.

La cosa più interessante, però, è un’altra: se i bianconeri riuscissero ad espugnare anche il Menti raggiungerebbero quota 52 punti in classifica, che a sette giornate dal termine sono un bottino molto sostanzioso. Un bottino che lascerebbe ben sperare per i playoff ma che, inevitabilmente, aprirebbe nuovi scenari. Un esempio su tutti: lo scorso anno, alla trentunesima giornata, la Salernitana di Castori fu battuta 2-0 dal Lecce, con i salentini che così blindarono il secondo posto e staccarono proprio i campani (e il Monza) di ben 4 punti. La classifica, a sette turni dal termine (quelli che mancheranno anche all’Ascoli dopo la gara di domenica) vedeva l’Empoli a quota 59, il Lecce a 55, Salernitana e Monza a 51 e via via le altre. Un seguitissimo sito salernitano titolò "Addio sogni di gloria", riducendo le possibilità di salire in A solo ai playoff. Ebbene dopo quella partita la squadra di Castori conquistò sei vittorie su sette, festeggiando la promozione a Pescara, all’ultima giornata. L’Ascoli, come detto, battendo il Vicenza si porterebbe a quota 52, dunque un punto più di quelli conquistati l’anno scorso, nelle stesse partite, dai campani poi promossi. Certo, quest’anno il gruppo delle pretendenti alla promozione diretta è più nutrito e il ritmo delle prime è un po’ più alto del passato torneo. Ma le cose vanno fatte una alla volta. Domenica c’è il Vicenza, poi la sosta, poi al Del Duca arriva il Pordenone fanalino di coda…. E poi?

Gigi Mancini