E’ morto Carlo Vittori, l’allenatore di Mennea

Era originario di Ascoli e viveva qui. I funerali sabato 26 nella chiesa di Sant’Angelo Magno

Carlo Vittori in una immagine d’archivio (Ansa)

Carlo Vittori in una immagine d’archivio (Ansa)

Ascoli Piceno, 24 dicembre 2015 - Lutto nel mondo dell’atletica. E’ morto all’età di 84 anni Carlo Vittori, storico allenatore di Pietro Mennea. Lo ha annunciato la Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera) attraverso il proprio profilo Twitter. “Atletica in lutto, addio al prof. Carlo Vittori - scrive la Fidal - Maestro della velocità e allenatore di Pietro Mennea”.

Vittori, morto nella sua Ascoli Piceno, aveva ricevuto solo poche settimane fa la ‘Quercia al merito di terzo grado’, l’onoreficenza più alta dell’atletica italiana.

Nato ad Ascoli Piceno il 10 marzo del 1931, si era affermato in gioventù come sprinter, arrivando a vestire la maglia azzurra per otto volte, tra il 1951 e il 1954 (nel 1952, anche la partecipazione ai Giochi di Helsinki); ma solo successivamente, a bordo pista, nel ruolo di allenatore, il professore contribuì a scrivere pagine memorabili per la velocità italiana.

I funerali si svolgeranno nella mattinata di sabato 26 dicembre presso la Chiesa di Sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno.

L’ultima apparizione pubblica di Vittori risale al 30 novembre, al Coni per ricevere il 1/o Premio del concorso letterario, a pochi giorni dal deferimento di massa dell’atletica azzurra.

«L’atletica italiana non c’è più», fu l’amaro commento del decano dei tecnici azzurri che scoprì anche Marcello Fiasconaro.

La figura di Vittori è legata indissolubilmente a quella di Pietro Mennea, scomparso due anni e mezzo fa. Insieme hanno dato lustro all’atletica italiana. Si erano conosciuti nel 1970 e il loro sodalizio portò a vittorie e record diventati leggendari. «Di Pietro - disse - ho un ricordo lungo una vita. Lo vidi correre per la prima volta ai campionati italiani giovanili, sulla pista di Ascoli Piceno, nel 1968, nei 300 metri: lì capii che era un talento naturale, una forza della natura».