
Fabio Soli, ex coach Itas Trentino
Due arrivi "scudettati" alla corte della Yuasa Battery Grottazzolina per la stagione 2025-2026. Detta così sembra qualcosa di incredibile solo ripensando ad alcuni anni fa eppure la Yuasa ha da pochi giorni presentato lo schiacciatore Giulio Magalini e proprio nelle ultime ore il giovane centrale Marco Pellacani. Proprio con l’Itas Trentino hanno trionfato in finale scudetto contro la Lube.
A raccontare le loro caratteristiche ci ha pensato coach Fabio Soli che ha vinto lo scudetto a Trento quest’anno, ora è impegnato in Volly Nations League da coach della Slovenia e nella prossima stagione guiderà Verona. Partendo dallo schiacciatore Magalini. "Parliamo di un ragazzo eccezionale con una capacità di stare nel gruppo e una capacità di lavoro straordinarie. Dal punto di vista tecnico ha un grande talento di salto e di attacco e questo può essere nel suo futuro un punto di riferimento per quanto riguarda la base della sua performance. Ascolta molto, è curioso e mette in pratica in consigli dati. La ricezione è la sua principale area di miglioramento ma per affrontarla al meglio ha bisogno del campo, di sperimentarsi e trovare soluzioni direttamente nel gioco. Mi dispiace di non essere riuscito a dargli le opportunità che per il suo impegno il ragazzo meritava perché il campo è fondamentale per la definitiva consacrazione. Mi auguro che a Grottazzolina possa avere più possibilità di quante sono riuscito a dargliene io a Trento".
L’altro volto nuovo proveniente da Trento è il centrale Marco Pellacani: "Ragazzo interessante, con qualità di livello alto soprattutto in attacco dove sfrutta le sue lunghe leve. Si è trovato di punto in bianco a passare dall’essere il nostro quarto centrale a titolare inamovibile ad un Mondiale per Club: a parte l’emozione iniziale è stato preziosissimo davvero prezioso. Anche per lui sarà importante avere maggiore continuità".
Idee chiare per Soli anche su cosa deve puntare Grotta in questa seconda stagione tra i grandissimi. "Non dovrà snaturare la propria combattività, credo che sia stata l’arma vincente in questa stagione – conclude il nuovo tecnico di Verona –. Credo che il far perno su quello spirito di sacrificio che Grotta ha avuto in tutta la stagione, credendoci sempre senza arrendersi mai, abbia dato i suoi frutti".
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