{{IMG_SX}}Bologna, 18 giugno 2007 - "Non lasciamo Bologna in mano ai fascisti". Collettivi e sinistra radicale con questo slogan muovono contro la manifestazione che Forza Nuova ha organizzato a Bologna per esprimere dissenso nei confronti della costruzione di una moschea sotto le Due Torri per giovedì alle 21,30 con fiaccolata da piazza San Domenico a piazza Galvani e comizio di Roberto Fiore. E chiamano a raccolta i cittadini per una contromanifestazione con appuntamento alle 19 in piazza Ravegnana.

 

"La loro contrarietà alla moschea è un chiaro pretesto. Forza Nuova - sostengono gli esponenti dei collettivi e della sinistra radicale bolognese - è portatrice di una cultura xenofoba e maschilista, omofoba e clericale, legata alle gerarchie più oltranziste e reazionarie della Chiesa, non combatte certo per una società dove il confronto fra le culture e le religioni sia possibile ed ognuno possa affrontare le questioni della convivenza e del rispetto tra comunità".

 
Quindi un appello al sindaco e all'amministrazione di Bologna: "chi governa e controlla questa città non dovrebbe permettere questa vergogna e sappia che la Bologna democratica ed antifascista sarà in piazza con tutta la ricchezza della diversità culturale di cui è composta Bologna, tutta la forza dell'alternativa che l'organizzazione sociale produce ogni giorno lottando per la democrazia, il confronto e la pacifica convivenza tra 'diversi'. L'appello è firmato Tpo, Vag 61, EsPRèsS, Collettivo di lettere e filosofia C38, Collettivo Universitario. Autonomo e il Prc, i Giovani Comuniste/i - Bologna, Comunisti Universitari, Verdi, Pdci, Serafino d'Onofrio ('Il Cantiere').