{{IMG_SX}}IL PROCURATORE capo Enrico Di Nicola ha chiesto l’archiviazione della denuncia presentata dall’onorevole di Forza Italia Fabio Garagnani (foto) in merito alla contestatissima performance intitolata "La Madonna piange sperma". La mostra spettacolo, promossa dall’associazione ‘Carni Scelte’, avrebbe dovuto tenersi negli spazi di vicolo Bolognetti, sede del quartiere San Vitale, il 29 giugno scorso. Il titolo blasfemo scatenò però polemiche a non finire e la mostra fu poi annullata.

 


All’indomani dell’annullamento, Garagnani presentò una denuncia ipotizzando il reato di vilipendio alla religione e al sentimento religioso. Non solo, presentò anche una interrogazione in Parlamento, ancora in attesa di risposta. A distanza di un mese, è arrivata la decisione del procuratore Di Nicola, su cui ora dovrà pronuciarsi il gip: "Ho chiesto di archiviare — spiega il procuratore — perché il vilipendio, nella nuova formulazione, non può essere a una confessione religiosa, nemmeno a quella cattolica. Per concretizzarsi deve essere rivolto a persone, come i ministri di culto, o cose, come immagini e statue delle divinità. Oppure reliquie. In questo caso non c’era nulla di tutto ciò. Mi sono però posto il problema della bestemmia, che è una violazione ammnistrativa, dunque ho inviato la documentazione al prefetto, il quale dovrà decidere. Non credo comunque ci siano i presupposti per condannare, perché secondo la Corte Costituzionale per bestemmiare bisogna riferirsi solo alla Divinità e la Madonna, secondo ricerche teologiche da me svolte, non è una Divinità. Resta un ultimo aspetto, questo sì configurabile, che è quello dell’offesa al pubblico decoro. Anche qui dovrà però decidere il prefetto".



GARAGNANI non l’ha presa bene: "Mi opporrò nelle sedi opportune a questa decisione — ha commentato raggiunto al telefono —, che trovo bizantina. E’ uno ‘scaricabarile’ rifarsi al prefetto, tipico di certa magistratura. Le motivazioni mi sembrano capziose, per tutti i cristiani la Madonna è la madre di Dio. Offenderla significa offendere il comune sentimento religioso, reato punito dal codice. Mi chiedo cosa sarebbe successo se l’offesa fosse stata rivolta a Maometto o ad Allah".