Bologna, 8 aprile 2008 -È morto questa notte a Bologna, all'età di 81 anni, lo storico e critico cinematografico Vittorio Martinelli. Nel darne la notizia, la Cineteca di Bologna sottolinea con costernazione «la scomparsa di un amico e di un preziosissimo collaboratore, di una personalità autorevole della comunità scientifica internazionale per la ricerca storica del cinema».

 

Martinelli fu con Aldo Bernardini l'autore di una fondamentale opera in ventuno volumi sul cinema muto italiano. La Cineteca di Bologna lo ricorda oggi sia come una delle anime del festival 'Il Cinema Ritrovatò (Martinelli stava lavorando ad una sezione dedicata al personaggio di Za la Mort proprio per l'edizione 2008) sia come lo studioso grazie, appunto, al quale il cinema muto non è più un oggetto misterioso.

Vittorio Martinelli, che era nato a Napoli nel 1926, aveva recentemente trasferito il proprio archivio alla biblioteca 'Renzo Renzi' della Cineteca di Bologna. Il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli così lo ricorda: «Ci sono tanti modi di vivere il cinema. Alcuni ne fanno una professione, realizzano film in qualità di registi, attori, sceneggiatori, altri lo guardano sperando di esserne incantati e portati più vicini o più lontani dalla propria vita; altri ancora lo studiano per trarne teorie da vendere sul mercato intellettuale. E poi ci sono quelli che, davanti al caotico e inafferrabile universo dei film realizzati fin dall'inizio della storia del cinema, subiscono la provocazione del non saputo, la seduzione dello smisurato e reagiscono con il desiderio di conoscere e sistematizzare. Questo è il tipo Vittorio Martinelli, che credo abbia vissuto una vera storia d'amore prepotentemente sbocciata dalla seduzione della conoscenza. L'opera di Martinelli va intesa come un travail d'amour: ridare volto a tanti volti, data e titolo a tanti film, raccontare vite, vicende, storie buffe o crudeli dell'universo del cinema, cioè aver ridato realtà al passato.


Martinelli ha fatto un altro mestiere, non è stato uno storico del cinema di professione, ma per piacere. Però tanti sono gli amaterurs, ma di Martinelli ce n'è uno solo. Combinazione unica di amateur/raconteur dotato di una memoria eccezionalmente prodiga e di un rigore sistematico. Oggi Internet è una fonte primaria d'informazione. Molto prima della rete Martinelli ha dato vita ad un sistema di conoscenza che tendeva alla completezza (era lui il motore di ricerca), ha prodotto tanti libri, tante liste, tanta informazione che altrimenti si sarebbe perduta e che - oggi- sarebbe introvabile. Tutto questo lavoro rimarrà come un monumento della storiografia del cinema del Novecento; ma per quanti lo hanno frequentato -e noi abbiamo avuto questa fortuna- quello che conta di più è la straordinaria personalità e vitalità di Vittorio, che ci mancheranno moltissimo».