{{IMG_SX}}Bologna, 16 luglio 2008 - Nuovi guai per Danilo D'Alessandro, detto 'Roccia', il 'bodyguard' di Vasco Rossi: è indagato anche per evasione. L'uomo era finito agli arresti domiciliari il 24 giugno - e tornato libero il 2 luglio - per detenzione e spaccio di cocaina nell'ambito di un'inchiesta su un giro di droga che ha portato in carcere tre albanesi, un tunisino e un poliziotto romano. Il bodyguard è indagato anche per falso, per una presunta patente nautica ottenuta sapendo la soluzione dello scritto all'esame.

 

Roccia è ora indagato pure per evasione, nell'inchiesta condotta dai Pm Lorenzo Gestri e Valter Giovannini in quanto nella notte tra il 27 e il 28 giugno, quando era ancora ai domiciliari, i carabinieri passarono per un controllo dalla sua abitazione verso le 5 di mattina, suonarono il campanello e non ebbero risposta. D'Alessandro però ha spiegato che stava dormendo chiuso in una camera con un 'pinguino' per l'aria condizionata. Forse anche per il rumore del condizionatore non ha sentito il campanello. Il 28 mattina poi Roccia ha avuto l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip.

 

Si stanno svolgendo accertamenti per capire cosa è successo esattamente. Intanto il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di D'Alessandro e del suo difensore, avv. Aldo Savoi Colombis, di cessazione dell'obbligo di firma previsto dal Gip quando ha rimesso in libertà il bodyguard.

 

Gestri e Giovannini hanno nel frattempo interrogato il poliziotto coinvolto. Nell'interrogatorio si è parlato anche della patente nautica di Roccia, visto che lo stesso bodyguard aveva detto che l'agente lo avrebbe favorito nell'ottenimento della patente nautica oltre le 12 miglia, procurandogli la soluzione dell'esame che ha superato nell'agosto scorso. Il poliziotto ha detto di non aver mai passato la soluzione dell' esame ma che, anzi, era stato lo stesso 'Roccia' a dirgli che aveva il modo per superare la prova.