{{IMG_SX}}Bologna, 11 agosto 2008 - Il comune di Lizzano in Belvedere e il parco regionale del Corno alle Scale realizzeranno a Pianaccio un centro di documentazione dedicato ad Enzo Biagi. In sostanza, verrà allargata con uno specifico progetto la piccola struttura che già ospita da tempo un mini museo relativo alle opere e alla vita del giornalista scrittore scomparso il 6 novembre. Lo ha annunciato il sindaco Sergio Polmonari a margine del concerto tenuto l’altra sera in memoria di Biagi nella chiesetta della piccola borgata proprio nel giorno in cui Enzo avrebbe compiuto 88 anni. La figlia Bice, presente alla cerimonia e la sorella Carla hanno infatti messo a disposizione la produzione letteraria del padre compresi gli appunti personali e le edizioni dei libri pubblicati all’estero.
"C’è anche una collezione di pietre — spiega Bice — poiché pensiamo sia più utile ai bambini e agli studenti che vengono quassù per conoscere e studiare l’ambiente".

 

La figlia confida quindi i sentimenti che hanno segnato il primo anniversario di compleanno senza il padre. «Da novembre ci siamo accorte subito che il nostro non era un lutto che potevamo vivere in modo privato, ma che dovevamo condividere con gli altri. Non ce l’aspettavamo di sicuro una testimonianza d’affetto di queste dimensioni. C’è chi deposita un fiore o uno scritto. Di questi ne stiamo raccogliendo a pacchi. Tutte le frasi ci colpiscono — continua Bice — ma se è possibile vorrei ricordare in particolare il gesto di una signora del Ferrarese reduce da Auschwitz che ha lasciato qui la sua tessera. Era tutta sporca di terra, l’ho ripulita per bene e asciugata ed ora la conservo gelosamente. Non sapevo come avrei affrontato il primo compleanno senza papà. Ora posso dire di avere vissuto quella giornata in dolce malinconia".

 

E di testimonianze di solidarietà Bice Biagi ne ha ricevute anche l’altra sera durante il concerto che in passato aveva come ospite d’onore il papà. Troppo piccola la chiesa di Pianaccio per accogliere tutte le persone che la volevano salutare dopo l’esibizione del tenore Nicola Usula e dell’organista Fabrizio Marchionni interpreti, fra gli altri, di brani di Bach e di Handel.
Oltre a Benito, il cugino dello scrittore, al sindaco Polmonari e all’amico di famiglia Francesco Berti, presente fra il pubblico Matteo. E’ un villeggiante romano di 10 anni che fino al 9 agosto 2007 aveva l’impegno fisso, tutti i pomeriggi, di andare a salutare e bere il tè in compagnia di nonno Enzo.
"Ci stiamo rendendo conto ora — afferma il primo cittadino lizzanese — del profondo segno che questo uomo ha lasciato nella gente. Il suo valore è sempre stato di grande levatura, ma adesso assume dimensioni ancora più rilevanti poiché francamente non ce la immaginavamo un costante pellegrinaggio di queste dimensioni. Il nostro impegno — conclude Polmonari — è quello di tenere alta la sua memoria con la struttura che verrà realizzata insieme con il parco per raccontare ai visitatori la sua vita".