Arte Fiera 2016, David Bowie padre nobile

Dal 29 gennaio al 1° febbraio tre padiglioni per 190 gallerie. E il 30 Notte Bianca in città. Vernice con Lindsay Kemp ARTE FIERA 2016 Il nostro speciale

David Bowie (LaPresse)

David Bowie (LaPresse)

Bologna, 23 gennaio 2016 -  Le ultime novità sono David Bowie e Lindsay Kemp, il mimo e coreografo che collaborò con lui nella realizzazione di quell’album seminale che resta The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars (1972).

La quarantesima edizione di Arte Fiera (29 gennaio-1° febbraio) lega la sua inaugurazione (il giorno 28 alle 17, negli spazi di Piazza Costituzione) al nome del Duca Bianco, scomparso pochi giorni fa. Esauriti i discorsi ufficiali, il pianista Maurizio Baglini passerà, dal repertorio classico, di cui è interprete riconosciuto nel mondo, a un recital dedicato all’idolo scomparso. Mentre la performance di Kemp rievocherà l’incontro e la profonda liaison con l’allievo, negli anni ’70.

Un tributo al campione che non c’è più, allora, ma anche il segno dello sguardo dinamico che la manifestazione bolognese rivolge ai campi sempre più intrecciati della creatività. Un’altra prova? Il giorno dopo, per l’apertura, Arte Fiera programma in collaborazione con il Comunale (dalle 17,30 in teatro) le sei ore di visione, inedita in Italia, di River of Fundament, l’opera-film del 49enne americano Matthew Barney, uno dei cinque maggiori artisti viventi secondo il presidente dell’Istituzione Musei Civici Lorenzo Sassoli de Bianchi (le musiche sono di Jonathan Bepler; e per chi temesse la durata sono previste due pause, alla seconda e alla quarta ora).

Il quarantesimo di Arte Fiera, come si addice ai compleanni che contano, parte insomma senza risparmio di candeline sulla torta. Così, nelle due sedi della Pinacoteca e di MAMbo sarà visibile dal 29 gennaio al 28 marzo una doppia esposizione - a cura di Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti - che annoda i fili di una kermesse leader sul piano nazionale.

Alla Pinacoteca, con il titolo Lo sguardo delle gallerie sulla grande arte italiana saranno in vetrina 45 nomi di artisti transitati per Arte Fiera, da Cucchi a Sironi, da Capogrossi e Pozzati a Morandi e Pistoletto. Quindici, invece, i protagonisti di Storia di una collezione - Boetti, Salvo, Fortuna, Vitone ecc. - ovvero le opere acquistate nel tempo da Bologna Fiere.

E i numeri? Persino superfluo - la tendenza in crescita è consolidata - ricordare che le 190 gallerie presenti equivalgono al 41% in più dal 2013. Se ci fosse ancora bisogno di dati, ci sarà un padiglione in più, il 32, oltre ai due soliti, il 25 e il 26.

Eppure Arte Fiera non sarebbe quello che è senza Art City, il cartellone di eventi - 70, in 46 luoghi diversi - che si svolgerà in città in concomitanza con la mostra-mercato istituzionale. «Bologna», affermava ieri Sassoli alla presentazione dei programmi definitivi, «è una città in gran forma, vivace, dove le cose importanti si fanno da quarant’anni, non da oggi. E Art City è il motore del coinvolgimento sempre maggiore del pubblico».

Un coinvolgimento che toccherà il culmine nella Notte Bianca del 30 gennaio: gallerie private e musei aperti fino alle 24, festa con dj-set all’Ascom. Seguite la mappa di Art City. Perdercisi è una bella avventura.