Julie Met, funk e stile da ricordare

Censimento musicale, il gruppo è pronto a svecchiare la scena cittadina

Julie Met

Julie Met.

Bologna, 16 novembre 2017 - Energia, funk e R'n'b di come non se ne ascoltavano da un po’. I bolognesi Julie Met - Giulia Matteucci (voce) e Nicola Marobin (chitarra),  Marco Bedori (basso) e Roberto Trebo (batteria) -, da ormai tre anni frequentano i palchi e le sale prova con una passione che traspare in ogni nota e il risultato, ora che ha forma di Ep, non poteva che sapere il fatto suo.

Out of sight’, questo è il titolo del loro esordio, è un’autoproduzione in formato ‘deluxe’, poiché curata, arrangiata con stile e prodotta con attenzione ai particolari da Riccardo Negrelli e Andrea Scardovi. Un lavoro corale, soprattutto, e - visti i tempi - questa è la prima grande notizia. Con la voce, un pianoforte e una sezione ritmica che sanno rincorrersi costantemente, senza mai cedere in personalismi. La sezione ritmica, musicalmente parlando (ma  la legge del funk) la fa da padrona.

Censimento musicale, il regolamento

Voce, chitarra e piano vi si adagiano con maestria, per intrecciare le loro linee melodiche e farsi da contraltare. Particolare la voce di Giulia Matteucci. Chiara, ottimamente estesa, ma mai complice di virtuosismi oggi abusati. Una voce che - in controcorrente con le mode andanti - sa dare il meglio di sé praticamente ‘a freddo’. Pronta, scattante e perfetta sui cento metri come in apertura di ‘Nevermind’, il terzo brano in scaletta, uno dei migliori. Voce complice in ‘Out of sight’ il disco d’apertura, che si scalda fin da subito, ammiccando al ritm ’n’ blues dei migliori, ma poi si distorce in una smorfia nel ritornello. Potrebbe sembrare quasi un errore e invece è stile e personalità, e ben vengano in un panorama sempre più omogeneo.

Originali sono anche i suoni, che richiamano l’America e Pino Daniele, quello dei tempi d’oro, e che sanno attualizzarsi con uno scratches godevolissimo. La rivincita della chitarra è in Opposite view: brano allegro e divertente, che dispensa spensieratezza e delicatezza mattutina. Figli del soul che scorre nelle vene di Bologna, della strada del jazz e delle cantine, i Julie Met sono pronti a svecchiare la scena cittadina. Da tenere d’occhio e ascoltare. Su Spotify, intanto, per gradiere. Poi, possibilmente, dal vivo.

CHI SONO 

Nome: Julie Met

All’anagrafe: Giulia Matteucci (voce) e Nicola Marobin (chitarra),  Marco Bedori (basso) e Roberto Trebo (batteria) 

Stile: funk, r ’n’ b, soul

Il disco: ‘Out of sight’, disponibile sulle piattaforme online