Nel disordine di Tizio Bononcini

Cantautore e pianista bolognese è al suo secondo album. Ma segretamente è laureato in ingegneria

Tizio Bononcini e il violoncellista Vincenzo De Franco

Tizio Bononcini e il violoncellista Vincenzo De Franco

Bologna, 11 agosto 2017 - "Ho preso l'autobus 96 una mattina di fine estate uggiosa / c'era una fauna proprio sontuosa / di donne, uomini e farisei". E tra i tanti, mimetizzato tra i posti del retro, come si faceva in gita, c'è anche Tizio Bononcini. Cantautore e pianista bolognese, al suo secondo album ("Non fate caso al disordine", 2016, A buzz supreme/Audioglobe), nella sua biografia, tra le righe piccole, scrive anche "appassionato di teatro, segretamente laureato in ingegneria". Non che non sia uno svantaggio, anzi. E non solo per le opportunità di lavoro: "L'ingegnere e il cantautore - si giustifica Bononcini -, sono l'uno il parassita dell'altro, e ciascuno di essi convive e sopravvive nonostante l'altro. Così l'ingegnere usa la creatività del cantautore e il cantautore usa il metodo dell'ingegnere. Quel che ne salta fuori è... un gran casino". 

"Un gran casino", da che mondo è mondo è un presupposto perfetto per fare un ottimo disco, ed è così che, a due anni dall'esordio con "Entrambi tre", Tizio Bononcini si è chiuso nello Spectrum Studio di Bologna con Roberto Passuti e un pugno di amici musicisti dal pedigree a dir poco imbarazzante e ne è uscito con "Non fate caso al disordine". Compreso il singolo, 'Non parlate al conducente', una perla di patchanka e fantasia, messo in scena su un vero bus Tper nel videoclip realizzato in collaborazione con la Compagnia Teatro dell'Argine dell'Itc Teatro di San Lazzaro.

Censimento musicale, il regolamento. Ecco come partecipare

Presentato lo scorso inverno al Bravo Caffè, il disco ha fatto subito furore, e d'altronde non potevano esserci dubbi. Basta ascoltarlo (è disponibile anche su Spotify) per capire subito almeno tre cose. Primo: è uno di quei dischi che nasce per suonare live, nonostante le difficoltà, l'abbondanza di strumenti e i relativi costi. Secondo: privo di genere e perfetto da ballare, non ha data di scadenza né tantomeno pubblico di riferimento. Terzo: è uno di quei casi, fortuiti e sempre più rari, in cui l'orecchiabilità fa il paio con una ricercatezza di suoni di chiara impronta conservatoriale, allo stesso modo in cui i testi freschi e ironici da ascoltare, a leggerli su carta si trasformerebbero in poesie di ben altro rango. 

Divertente e divertito, di questi elementi Tizio Bononcini non sembra avvedersi troppo: sta lì, compone, suona, cura il look e le foto di scena (bellissimo il book che accompagna il disco) e poi gioca coi generi, le storie d'altri tempi, il burlesque. Perfetto sodale in questa sua avventura è un violoncellista, Vincenzo De Franco, a cui indubbiamente va l'altra metà del merito. Basti ascoltare i suoi arrangiamenti, uno tra tutti quello de "il Tuttologo", in cui una base ritmica di rock progressivo dialoga alla perfezione con degli archi che sono parenti di certe arie classiche e di quel violoncello su cui George Martin, ai tempi, costruì il Mito beatlesiano.

Completa l'intarsio il pianoforte di Bononcini, lievemente jazzato, eclettico e ironico nelle note così come il suo padrone, contemporaneamente, fa con le parole. A proposito de 'Il tuttologo': il suo finale in crescendo varrebbe da solo il prezzo del disco. Ma è soltanto il secondo brano, e il bello deve ancora venire. Applausi a scena aperta.

LA SCHEDA

Nome: Tizio Bononcini

Il disco "Non fate caso al disordine" (A buzz supreme / Audioglobe), acquistabile online e ascoltabile su Spotify

Chi suona: Tizio Bononcini, voce e pianoforte, Vincenzo De Franco, violoncello e arrangiamenti, Mariano Robortella, basso elettrico, Hugo Venturelli, chitarra, Max D'Adda, batteria e percussioni, Max Turone, basso e contrabbasso, Maria Rubino, oboe, Francesco Brini, batteria, Marco Zanardi, sax e clarinetto, Roberto Passuti, percussioni e rumoristica.