La città è civile se gli abitanti sono educati

La lettera

Bologna, 10 novembre 2018 - Nelle città il pedone non ha vita facile: i marciapiedi sono dominio dei ciclisti che sfrecciano, anche contromano, incuranti dei pedoni. Poi ci sono le feci dei cani che i padroni lasciano per strada. Aggiungiamoci che qualche automobilista parcheggia sul marciapiede e/o sulle strisce accendendo le 4 frecce. Perché i vigili non fanno campagne mirate per insegnare il rispetto?

Antonio Palmisano, Modena

risponde il condirettore del resto del Carlino, Beppe Boni

CON intensa frequenza le cronache raccontano il degrado cittadino fatto di strutture abbandonate e occupate da migranti irregolari, pattume lasciato lungo le strade, angoli ignorati dalle pubbliche amministrazioni che diventano luogo di spaccio di droga. Ma la decadenza di una città si misura anche dall’educazione dei cittadini che andrebbe già insegnata a scuola. Ai vigili urbani, più che istruire, spetta il compito di vigilare che l’educazione venga messa in pratica. E se necessario intervenire con sanzioni severe. Bologna, per esempio, è invasa dai graffiti che sfregiano i muri del centro, ma ci sono pure i ciclisti che scorrazzano sotto i portici, cittadini che lasciano rifiuti solidi accanto ai cassonetti per evitare la fatica di recarsi all’isola ecologica, i parcheggiatori selvaggi. Una città accogliente si misura anche dal grado di civiltà dei propri cittadini.

beppe.boni@ilcarlino.net

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