Africa e migrazioni, il problema riguarda tutto l’Occidente

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 20 gennaio 2019 - E’ una vergogna che l’Europa se ne stia zitta sui centri detenzione libici, dove i migranti sono trattenuti come clandestini. Sono così numerosi che devono fare i turni per dormire. Carenze d’acqua e di cibo, violenze e soprusi sono quotidiani. Un inferno già visto. L’uomo non dimentichi il 27 gennaio, giorno della memoria. Tronchi sul nascere le nostalgie di quel passato.

Wilmer Fornaciari, Casina (RE)

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Se dobbiamo focalizzarci sulle colpe dell’Europa in tema di clandestini il ventaglio è molto più ampio. La Ue non ha mai assistito l’Italia, non riesce a mettere d’accordo gli Stati membri, finanzia una missione navale dai contorni non definiti. La Libia è un Paese diviso, dove accanto a due governi si muovono tribù e milizie e quindi un intervento politico è onestamente difficoltoso. Ma tutta l’Africa delle migrazioni sarebbe da tenere sotto controllo. Cosa impossibile. Il caso libico è solo un tassello del mosaico. L’Italia ha fatto bene a seguire la linea dura (verifiche sulle Ong e chiusura dei porti) che ha portato, fra l’altro, alla diminuzione delle partenze e dei morti in mare (ma ieri c’è stata una nuova strage). L’Intervento dell’Occidente dovrebbe comprendere gran parte del continente africano per attenuare le migrazioni di massa e migliorare la qualità di vita.

beppe.boni@ilcarlino.net

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