Alto Adige, niente grazia ai terroristi

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 17 febbraio 2019 - Niente grazia al ‘bravo ragazzo della Valle Aurina’, Heinrich Oberlaiter, condannato a due ergastoli per terrorismo ma che non ha fatto un solo giorno di galera. Rimanga dov’è. All’Austria, che ha sempre negato l’estradizione in Italia, si risponda con la stessa supponenza: nessun compromesso e soprattutto nessuna ingerenza al di qua del confine. Giorgio Bastoni, Montiano (Forlì-Cesena)

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

La palla passa ora al Presidente della Repubblica. Sarà infatti Sergio Mattarella a definire la questione della grazia chiesta da Heinrich Oberleiter, uno dei quattro «bravi ragazzi della Valle Aurina», i terroristi che negli anni Sessanta mettevano bombe e sparavano per ottenere l’annessione dell’Alto Adige all’Austria. La Procura generale di Brescia ha dato il proprio assenso, che non è vincolante. La clemenza è stata chiesta per gravi motivi di salute. Oberleiter sta male, ma i carabinieri, i finanzieri e le altre persone uccise stanno peggio di lui. Il terrorista non ha fatto un solo giorno di carcere, come anche gli altri del gruppo riparati fra Austria e Germania. Quindi nessuno di loro ha sofferto granchè. E non si sono nemmeno mai registrati segnali di pentimento. Tanta acqua è passata sotto i ponti, il terrorismo in Alto Adige non esiste più e le tensioni etniche si sono in buona parte affievolite. Dimentichiamo Oberlaiter, ma dimentichiamo anche di concedergli la grazia. Non se la merita.  beppe.boni@ilcarlino.net

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