Calcio violento, la ricetta inglese per gli stadi

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 3 gennaio 2019 - Gli episodi di violenza e di guerriglia di sedicenti tifosi (veri delinquenti), impongono che il Parlamento vari una legge con pene severissime. In Gran Bretagna ci sono tribunali negli stadi e celle per gli autori di violenze identificati con la videosorveglianza. I magistrati emettono sentenze immediatamente esecutive. Coi Daspo e col buonismo non si ferma un bel nulla. Niccolò Rocco di Torrepadula, Bologna 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Al vertice del governo inglese c’era la Lady di ferro, Margaret Tatcher. Quando le violenze degli Hooligans passarono il segno, senza farla troppo lunga la Gran Bretagna e varò una ricetta severissima. Ecco alcuni punti: 1) Responsabilizzazione delle società a cui è stata affidata la sorveglianza dentro gli impianti con stewards privati (pagati dai club) in collegamento radio con la polizia; 2) Divieto per le società di intrattenere rapporti con i tifosi; 3) creazione di una squadra speciale anti-hooligans che fa copo a Scotland Yard con schedatura dei violenti; 4) il Pubblic Order Act indica come reato i comportamenti “allarmanti”; 5) ll Football Offences Act permette alla polizia di arrestare e far processare per direttissima i tifosi per violenza verbale (cori razzisti);. 6)Scotland Yard può sequestrare il passaporto di un sospetto 5 giorni prima di una gara all’estero. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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