Nessun dubbio sull’onore dell’Arma

La lettera

Bologna, 14 settembre 2017 - Sulla vicenda delle due studentesse americane non ci devono essere attenuanti. I due carabinieri paghino duramente (se colpevoli). Certo che, se anche le forze dell’ordine ci abbandonano, siamo in un mare di guai. Chi entra nelle forze dell’ordine deve essere sottoposto ad una severa selezione. La divisa non deve far sentire chi la indossa un superuomo prepotente. Va portata con onore.  Piero Mainardi 

Risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

L’Arma dei carabinieri oltre ai comandi delle città è distribuita su 4600 stazioni in tutta Italia, dislocate sul mare, ovunque in pianura e sull’ultimo sperduto borgo di montagna. I carabinieri, come le altre Forze dell’ordine, accompagnano la vita degli italiani, di notte e di giorno. Ovvio che in mezzo a decine di migliaia di uomini, pur selezionati in modo severo, si nasconde qualche testa calda, qualche disonesto, militari che partono onesti e finiscono criminali. Dunque tutti noi siamo contro i due scellerati carabinieri di Firenze, ma stiamo con l’Arma, una istituzione solida che gode della fiducia dei cittadini. I centomila carabinieri sono una sicurezza e chi sgarra viene punito attraverso il codice penale e quello militare. E giustamente cacciato dall’Arma. Il comandante, generale Tullio Del Sette, ha chiarito che non ci saranno sconti. Non abbiamo dubbi.  beppe.boni@ilcarlino.net

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