Il cibo italiano, lotta alle imitazioni

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 31 agosto 2019 - Ho saputo che il Consorzio del Parmigiano reggiano ha fatto causa ad una multinazionale la quale sta tentando una operazione di imitazione del nostro prodotto, che è uno dei più apprezzati all’estero. I nostri cibi sono circondati dalle imitazioni abusive probabilmente perchè sono i migliori al mondo. Anche l’Europa dovrebbe aiutarci di più per fermare questo scandalo. Alessandro Rossetti, Mantova

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

I cibi Made in Italy sono una delle nostre bandiere all’estero. Molti cercano in tutti i modi di imitarci, spesso con operazioni abusive. E’ vero siamo circondati. Il Consorzio del Parmigiano reggiano, attraverso il suo presidente, Nicola Bertinelli, ha intensificato la lotta all’italian sounding (l’imitazione di un prodotto con un richiamo alla presunta italianità). Ha infatti depositato un ricorso contro la multinazionale Kraft Food Group Brands Llc che sta tentando in Nuova Zelanda di ottenere la registrazione di un prodotto che porta il nome di Parmesan. Ovviamente si tratta di una imitazione del nostro re dei formaggi stagionato con caratteristiche differenti. Sulla lotta ai prodotti italiani taroccati non bisogna abbassare la guardia. Come ti difendi da uno ne spunta un altro. Fra i prodotti più imitati ci sono appunto il parmigiano reggiano, il prosciutto di Parma, la mozzarella di bufala campana, il miele, la pasta, l’aceto balsamico e il vino. Intanto chi vuole gustare l’enogastronomia italiana di eccellenza fino a domani a Fico Eataly world di Bologna può visitare Identità d’origine, la rassegna mercato dell’enogastronomia Dop e Igp italiana. Qui non ci sono imitazioni. beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro