Il dovere civico di battersi contro lo spreco di cibo

La lettera

Bologna, 18 maggio 2018 - La direttrice di una scuola privata parificata di Rimini è stata assolta dal Tribunale anche se aveva somministrato poco cibo ai bimbi. Le sentenze sono da rispettare, certo, ma credo che ai bambini sia opportuno fornire tutto il cibo che serve. Meglio che avanzi qualcosa piuttosto che rischiare una porzione inadeguata. Se una coppia di genitori ha fatto denuncia... Giovanna Spalletti, Reggio Emilia

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Prima di entrare nel merito del caso specifico bisogna ricordarsi che lo spreco alimentare nelle mense scolastiche in Italia è eccessivo. Lo dicono le statistiche e lo certifica (ieri su queste pagine) uno come il professor Andrea Segrè, agroeconomista, docente universitario ed esperto di spreco alimentare. La direttrice in questione è stata assolta poichè il Tribunale ha riconosciuto proprio la realtà di cui sopra: alla fine di ogni pasto nella scuola restava una quota eccessiva di avanzi. La direttrice dell’asilo ha valutato e ridotto la quota di cibo senza intenti di sadismo alimentare (fra i piccoli c’è pure la figlia). Una scelta che attiene anche all’educazione sull’utilizzo del cibo. Ci sarà stata anche la buona fede dei genitori che hanno denunciato il caso, ma l’assoluzione della maestra rafforza l’idea che tutti abbiamo il dovere civico di battersi contro lo spreco di cibo. beppe.boni@ilcarlino.net

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