Turismo al cimitero, sgarbo all’Italia e autogol francese

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna 9 febbraio 2019 - Non per gettare benzina sul fuoco, ma, da un pieghevole sul monumentale cimitero del ‘Père Lachaise’ di Parigi, nelle indicazioni turistiche compaiono la versione francese, inglese e spagnola. Manca quella italiana. Come se nel famoso camposanto non fossero tumulati italiani celebri quali Vincenzo Bellini, Luigi Cherubini, Cino Del Duca, Pietro Gobetti, Amedeo Modigliani. Pietro Cipriani, Fermo

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

I cugini d’0ltralpe, si sa, sono storicamente amici dell’Italia ma sono anche vicini di casa scomodi. Lo si è visto con i migranti dove criticano noi per l’accoglienza mentre la loro gendarmeria blocca i clandestini al confine. Ora c’è la crisi dei gilet gialli, con i 5Stelle che incontrano i ribelli e Parigi che richiama l’ambasciatore (seppure come segnale di irritazione), poi la Libia dove i francesi fanno di tutto per metterci i bastoni fra le ruote. Se è vero ciò che lei dice siamo portati pensare che si tratti di una leggerezza burocratica più che una ritorsione. Un depliant in italiano ha valore non tanto perchè nel cimitero di Parigi sono sepolti nostri connazionali famosi, ma perchè la capitale francese è piena di turisti italiani. Quindi se nei nostri confronti si tratta di uno sgarbo turistico e culturale, per la Francia è un autogol. beppe.boni@ilcarlino.net

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