Come difendersi (e convivere) con i cinghiali

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 6 gennaio 2018 - A Lodi i cinghiali invadendo l’A1 hanno causato un incidente mortale. La responsabilità non è loro. Il ‘Carlino’ ha individuato il problema nella rete di protezione autostradale. Autostrade per l’Italia afferma che la rete era integra, e che i cinghiali hanno aperto un varco. Ma la rete per essere efficace deve essere interrata almeno 50 cm. La colpa è di chi non ha fatto ciò che doveva.  Luciano Bartolini, Cesena

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

La convivenza con alcuni animali selvatici sta proprio nel contenerne il numero e nelle difese che l’uomo deve attuare nelle zone colpite da danni in agricoltura o esposte a rischi stradali. A Lodi è aperta un’indagine e se ci sono colpe saranno attribuite. Il problema dei cinghiali (non c’è bisogno di sterminarli) è reale perché, nonostante i massicci abbattimenti attraverso la caccia, sono in espansione. Bisogna incentivare la cultura delle difese (reti, recinti elettrici) ma anche considerare il cinghiale in taluni casi animale nocivo, e attuare più frequentemente piani di abbattimenti nei parchi e nelle oasi dove non si pratica attività venatoria. Scelta spesso osteggiata dalla burocrazia e da frange animaliste estreme. Il caso di Lodi mostra che i controlli sulle reti di protezione di strade a grande scorrimento devono essere più efficaci e frequenti.

beppe.boni@ilcarlino.net

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