L’Italia protegga chi ha salvato la donna cristiana

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 8 novembre 2018 - L’Italia non ha più dignità. Maltratta l’avvocato di Asia Bibi, colui che l’ha salvata dalla pena di morte (per ora) in Pakistan. Cattolica, era stata condannata con l’ accusa di blasfemia. Il suo legale fugge per non essere ucciso e in Italia, dove c’è il Vaticano, non trova sostegno dalla polizia di Fiumicino e neppure dal Papa. Se è così, non c’è futuro per questo Paese senza coraggio.

Gianpaolo Rossetti, Bologna​

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

È la conferma che i cristiani nella sfera islamica rischiano grosso, anche in Paesi come il Pakistan che hanno buoni rapporti con l’Occidente. Asia Bibi non può lasciare il Pakistan e la sentenza della Corte Suprema, che l’ha assolta dall’accusa di blasfemia, potrà essere rivista come chiesto da una petizione popolare. Così il governo di Islamabad ha ceduto agli estremisti musulmani che hanno protestato contro la decisione dei giudici di liberare la donna cristiana, madre di cinque figli, condannata a morte nel 2010. Il suo legale Saif - ul -Mulook è fuggito perchè teme di essere ucciso per ritorsione. All’arrivo a Roma è stato controllato dalla polizia e ha protestato. Ma il problema non è questo. L’Italia ora ha il dovere di proteggere questo professionista che si è battuto contro i pregiudizi di un Paese che ancora mischia pericolosamente legge e religione.  beppe.boni@ilcarlino.net

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