Donne e studenti alleati per un giorno contro la Lega

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 27 novembre 2018 - Ho ascoltato interviste ai partecipanti della manifestazione contro la violenza sulle donne, senza udire una parola contro stupratori e assassini: ogni parola era contro Salvini. Poichè non risulta che il ministro sia uno stupratore o un femminicida e neppure che difenda tali individui, auspicherei che, quando si vuol protestare contro Salvini, si chiami la manifestazione col proprio nome.  Gianni Dalli, Modena

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

«Odio la Legaaaa...», era uno dei cori dei cortei degli studenti (nei giorni scorsi), molti dei quali si sono poi uniti sabato alla piazza di Roma dove si manifestava contro la violenza sulle donne. A unire le due proteste è stato lo stesso nemico: la società delineata dalla Lega di Matteo Salvini. Poi, per carità, la manifestazione romana ha avuto contenuti reali, perchè gli atti di maltrattamenti, violenza, delitti verso il genere femminile sono una realtà drammatica con cui la società ha a che fare ogni giorno. La deriva politica anti Lega però ha inquinato una protesta giusta e anzichè darle forza l’ha svilita, danneggiata, banalizzata. Del resto era nell’aria già nei giorni precedenti. Chi organizza eventi del genere dovrebbe attrezzarsi per evitare sbandate simili. Così la giornata romana ha perso per strada parte della propria credibilità.   beppe.boni@ilcarlino.it 

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