Droghe leggere, attenzione alla grande bugia

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 19 gennaio 2019 - In qualità di genitore anziano, che ne ha viste di tutti i colori, sono contro la legalizzazione della cannabis. Si comincia con 1 e si finisce con 3. Dopo un po’ di tempo che la si usa, questo tipo di droga diventa troppo leggera e si passa a quella più pesante. Ma i politici perché perdono tempo per questo argomento? Non sarebbe meglio eliminare del tutto ogni tipo di droga?  Egildo Messi, Ancona

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

MI affido ai consigli degli operatori di San Patrignano, la grande comunità di recupero di Rimini fondata da Vincenzo Muccioli. Sanpa, una struttura con 40 anni di esperienza nella prevenzione e nel recupero della tossicodipendenza, ribadisce da sempre la propria contrarietà a questa scelta che va sicuramente incontro all’esigenza dello Stato di far cassa. Certo, con uno spinello non si rischia la vita ma il concetto è più ampio. Legalizzando le «sostanze leggere» si va sempre più verso la normalizzazione delle droghe con un messaggio sbagliato per tutti gli adolescenti. E’ spesso la strada maestra verso le droghe pesanti. Come è una grande bugia anche la legalizzazione della cannabis light, le cui sostanze di base se manipolate consentono rinforzare gli effetti stupefacenti. A San Patrignano c’è gente che sa di cosa parla. Meglio ascoltare chi se ne intende. 

beppe.boni@ilcarlino.net

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