Auto, no all’eco tassa. Sì agli incentivi per quelle nuove

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 9 dicembre 2018 - Si parla di ecotasse sulle auto inquinanti per penalizzare i moderni ‘untori’. Mi pare un’idea, non nuova, ma brillante nel suo genere, giustificandola col volere purificare l’aria. Ma non si capisce come raggiungere lo scopo con una tassa aggiuntiva, dato che esiste il blocco di queste vetture. Dobbiamo sostenere un ulteriore onere se la nostra auto è ferma in garage? Giampaolo Corsini, Bentivoglio (Bologna)

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Lo sconsiderato e surreale provvedimento concepito all’inizio nella manovra economica per le auto euro 4 in realtà è già stato sconferssato dal governo e non passerà. Anche se il vice premier Giggino Di Maio dice che non è una retromarcia. Ma sapere che la politica ha pensato di introdurlo grida vendetta. Una scelta di buonsenso è attivare tutti gli incentivi possibili per aggiornare il parco automezzi in senso ecologico. Penalizzare con una tassa chi possiede una vettura e non è in grado nell’immediato di acquistarne una nuova per debolezza economica è demenziale. Come dire: non cambi l’auto? Ti castigo. Come se una tassa in più ripulisse l’aria. Bene le auto elettriche, ibride, a metano. Se l’eco futuro è questo largo agli incentivi, ci aggiorneremo. Ma senza penalizzare chi possiede automezzi che da un momento all’altro finiscono nella lista dei cattivi. beppe.boni@ilcarlino.net

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