Furti troppo facili e pene incerte. Rotta da invertire

La lettera

Bologna, 25 aprile 2018 - Mi spiace che anche il presidente Romano Prodi sia entrato a far parte della schiera dei derubati. Credo però che le forze di polizia si siano prodigate nelle indagini mentre, per noi comuni mortali, nessuno si muove. Un mondo di ladri si riversa in Italia sapendo che l’unica pena è una tiratina di orecchie. I crimini in Romania sono crollati: non ci sono più ladri. Chissà dove sono finiti? Luigi Bignami, Bologna

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Il procuratore generale di Bologna, Ignazio De Francisci, ha spiegato senza giri di parole che l’Italia è il paradiso penale per latitanti stranieri. Molti detenuti di altri Paesi, infatti, preferiscono scontare la pena da noi perchè le condizioni carcerarie sono più leggere e soprattutto qui è facile usufruire di benefici con relative uscite in anticipo. Le pene previste dal nostro codice penale non spaventano granchè i ladri e forse bisognerebbe inasprirle. I reati sono in calo, secondo recenti statistiche, ma i furti in appartamento sono quelli che continuano a creare maggior allarme sociale perchè violano l’intimità delle persone. A Prodi, anche se verrà eventualmente usato occhio di riguardo nelle indagini, toccherà la sorte degli altri: i ladri difficilmente saranno presi e se saranno presi staranno in carcere poco tempo. E’ proprio questa la rotta che andrebbe invertita.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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