Bimbo con due papà o due mamme, scelta rischiosa

La lettera

Bologna, 28 aprile 2018 - Il sindaco di Torino: ‘Sì al figlio di due madri’. Conferma il riconoscimento ‘pubblico’, dissertando sul significato di ‘famiglia’. Ma alla parola famiglia possiamo riempire pagine di interpretazioni. Ben diverso è il significato di ‘figlio’ che è il frutto del seme di un maschio e dell’ovulo di una femmina (padre e madre). E poi se vogliamo usiamo figlio adottivo, figlio di famiglia allargata...  Antonio Gridi, Bologna

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Le due mamme di Torino vorranno sicuramente un mare di bene al loro piccolo e lo proteggeranno. Resta il fatto che i bambini devono avere un papà e una mamma, è la legge nella natura. Nella scelta di concepire un figlio con due mamme o due papà c’è una vena di egoismo inconscio che non tiene conto della crescita del bambino a cui mancherà, nonostante l’affetto, l’equilibrio che la natura prevede. Fino che punto un piccolo non patisce conseguenze nel confrontarsi con i compagni che hanno una famiglia normale? Maternità e paternità non sono desideri realizzabili ad ogni costo. Poi, nel caso di Torino, c’è l’aspetto legale. Il sindaco Appendino ha ammesso di aver «forzato la mano», iscrivendo all’anagrafe il figlio di due mamme. La legge non si può piegare a discrezione. E il primo cittadino dovrebbe dare l’ esempio. Non è il caso di Torino.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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