I Gilet gialli perdono credibilità

La lettera Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 23 aprile 2019 - I Gilet gialli a Parigi hanno ragione a protestare (non in quel modo però, la violenza non risolve nulla) contro la colletta miliardaria per la cattedrale di Notre Dame distrutta dall’incendio di alcuni giorni fa. Che ci pensi lo Stato. La somma raccolta sarebbe servita di più e meglio per combattere l’inquinamento climatico, un tema che ci deve preoccupare per il futuro.

Alberto Corli (Ferrara)

risponde il condirettore del resto del Carlino, Beppe Boni

A furia di protestare confusamente su tutto e per qualsiasi cosa i Gilet gialli protestano sul nulla. Nato come movimebnto di ribellione spontaneista e su temi concreti che riguardano la mancanza di risposte alla società da parte dello Stato, ora l’onda di protesta si sta trasformando in un movimento politico, un guazzabuglio con derive di violenza che rischia di non avere più ne capo nè coda. La sensazione è che i Gialli scendano in piazza aninati da un senso di violenza fine a se stessa. Da 23 settimane devastano Parigi e la gente perbene comincia a stancarsi. Chi ci guadagna è il presidente Macron che in questo modo si riprende qualche punto di fiducia da parte dei francesi. L’ultimo attacco dei Gialli per bocca del loro leader Cristophe Chalencon è contro la colletta per Notre Dame. Molti privati hanno aderito spontaneamente perchè la cattedrale distrutta dal rogo è un simbolo della cristianità e di tutta la Francia. Speriamo che la corsa di solidarietà continui, alla faccia dei Gilet violenti. Più denaro versano i privati meno ne sborsa lo Stato.

beppe.boni@ilcarlino.net

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