Italia in Europa, vanno difese le grandi opere

Beppe Boni

Beppe Boni

Bologna, 18 agosto 2018 - Il Golden Gate di San Francisco (Usa) ha 80 anni. Fu inaugurato nel 1937, ha una campata di 1280 metri e tre corsie per senso di marcia, è fatto d’acciaio ed è sostenuto da due trecce d’acciaio del diametro di 93 cm. E’ sopravvissuto ai venti del Pacifico e ai terremoti. Nessuno pensa di abbatterlo perché ha 80 anni, però la manutenzione è adeguata.  Cristiano G. Zannoni, Brisighella (Ravenna)

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

L’esempio del Golden Gate non è l’unico. Anzi. I ponti dell’Impero romano sopravvivono oggi dopo migliaia di anni. I nostri antenati erano grandi guerrieri ma anche ingegneri talentuosi. Quindi non è l’imponenza delle opere che mette le opere stesse in pericolo: la struttura solida e la manutenzione garantiscono la sicurezza. A Genova, dove ha ceduto un tirante d’acciaio, si sono sommati superficialità e manutenzione inadeguata. La magistratura dirà chi ha sbagliato. L’Italia ha necessità di un piano di grandi opere di dimensioni europee e che nello stesso tempo consentano di alleggerire il peso del traffico su strutture pensate molto tempo fa. Ecco perché bisogna andare avanti sulla Tav e su altri progetti. Contemporaneamente va rinforzata la rete di controllo sulle infrastrutture che possono diventare potenzialmente pericolose. Come a Genova.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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