Italia paradiso della delinquenza straniera

La lettera

Bologna, 30 aprile 2018 - Mi ha profondamente colpito l’episodio di Milano dove, secondo una prima ricostruzione dei fatti, due rapinatori marocchini hanno accoltellato e ucciso un cittadino bangladese testimone di una rapina che la coppia aveva appena compiuto. I due nordafricani sono clandestini e conosciuti alle forze dell’ordine. Penso che la rete della Giustizia italiana sia piena di buchi. Giovanni Veratti, Cesena

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Prima della giustizia è il sistema di accoglienza dell’immigrazione ad essere pieno di falle. Anzi qui non esiste proprio la rete. Poi, certo, ci si mette anche il nostro sistema giudiziario molto garantista ma inadeguato a fronteggiare la marea di delinquenza straniera composta soprattutto di clandestini che a loro volta usufruiscono del benefit di una procedura lunga e farraginosa per le espulsioni. I due rapinatori nordafricani di Milano sono irregolari sbarcati in Italia nel 2017 e da allora hanno collezionato diversi reati ed espulsioni. Ma sono qui in Italia, appunto, e non al loro Paese. Vivono di reati e sono diventati professionisti del crimine. Gente come questa non cambierà mai, per disperazione e per scelta di vita. Dobbiamo migliorare il nostro sistema affinché l’Italia non sia il Paradiso della delinquenza straniera. Oggi è esattamente così. 

beppe.boni@ilcarlino.net

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