Chi inciampa nello zelo pro Islam

La lettera. Risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 8 giugno 2019 - Ritengo che ognuno possa praticare senza impedimento la propria religione. Ma in merito alla concessione della palestra a Castel San Pietro (Bologna) per festeggiare la fine del Ramadan, mi chiedo dove sono quei docenti che invocano la laicità della scuola quando si tratta di fare un presepe perché potrebbe offendere la suscettibilità dei cittadini di religione islamica? Due pesi e due misure dove i cattolici sono discriminati.

morgangela77

risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

QUANDO c’è di mezzo l’Islam manca spesso la necessaria attenzione per capire che la sensibilità deve essere superiore ad altre occasioni. La percezione, infatti, a volte è più esplosiva della sostanza e può generare situazioni scivolose. Come è successo a Castel San Pietro in provincia di Bologna. Il problema non è stato affittare la palestra per il Ramadan. E’ successo altre volte. Ma qui, probabilmente per eccesso di zelo verso l’associazione islamica, non ci si è preoccupati di mantenere lo stesso rispetto per le esigenze della scuola. Il sindaco si è scusato ammettendo un difetto di comunicazione. Infatti nessuno ha avvertito i genitori che le attività di palestra quel giorno sarebbero state effettuate all’aperto, sotto il sole e ad una temperatura alta. In questi casi bisogna tenere presente prima il punto di vista dei «padroni di casa» e cioè gli studenti. Per il Ramadan si poteva trovare una collocazione diversa. Nessuno avrebbe protestato. Nemmeno gli islamici ai quali non interessa togliere spazio ai bimbi, ma semplicemente avere un luogo dove recitare la preghiera finale. Gli zelanti sono sempre dalla stessa parte. La nostra.

beppe.boni@ilcarlino.net

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