Buone notizie, l’Italia generosa che non si vede

La lettera

Bologna, 22 maggio 2018 - Tempo fa il ‘Resto del Carlino’ riservava spesso un mini spazio in prima pagina per ospitare ogni giorno ‘la buona notizia’, quasi per compensare l’invasione di cattive notizie che i media quasi quotidianamente ci propinano. Da un po’ tempo però quest’abitudine è scomparsa. Forse perché non ci sono più, purtroppo, delle buone notizie? Francesco Benazzi, Ferrara

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Le cattive notizie corrono più veloci, sono tante e ogni giorno arrivano nelle redazioni dei giornali vorticosamente, come un fiume in piena. E purtroppo rimangono impresse più delle altre. Le buone notizie scorrono come un fiume lento, non fanno rumore, ma anch’esse sono tante e ci ricordano che in Italia accanto al degrado, alla corruzione, alla politica che non conclude, esistono risorse e umanità. La rubrica è scomparsa perchè abbiamo scelto di dedicare spazio più ampio con storie da raccontare e titoli evidenti alle buone notizie che ogni giorno, se non arrivano da sole, andiamo a cercare. A differenza di quelle brutte le buone notizie non si mettono in evidenza perchè sono spesso realizzate da persone che hanno il cuore grande ma non cercano pubblicità. Appello ai lettori: quando ci sono storie belle, di umanità e generosità segnalatele. Cercheremo di raccontarle.  beppe.boni@ilcarlino.net  

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