C’è il lavoro, mancano i lavoratori

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 23 luglio 2019 - Finmeccanica ha lanciato un allarme per la mancanza di operai specializzati da assumere a 1600 euro mensili. Ma i nostri giovani vogliono fare lavori non impegnativi e senza responsabilità, come ad esempio quello di rider. Purtroppo lo Stato non aiuta nella formazione professionale dei giovani. Un tempo esistevano gli istituti di avviamento professionale nei quali, appena un ragazzo finiva gli studi, poteva imparare un mestiere.  Marco Larici, Pesaro

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

E’ un mistero che nessuno riesce a sciogliere. L’Italia si lamenta per la mancanza di posti di lavoro e contemporaneamente le aziende di alcuni distretti lanciano un grido d’allarme perchè c’è carenza di carpentieri, ingegneri, saldatori, sarte, elettricisti, addetti al calzaturiero. In agricoltura si fatica perfino a trovare gli stagionali per raccogliere la frutta. Incredibile ma vero. Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, ha affermato che nei prossimi anni il gruppo avrà bisogno di 5-6mila addetti con un compenso medio di 1600 euro al mese ma ci sono difficoltà a reperire il personale. Così il Sud è senza imprese e il Nord senza lavoratori. I giovani a volte prediligono impieghi precari (il rider) rispetto ad altri più specialistici anche se con ferie pagate e assistenza. Forse la società deve attrezzarsi meglio per formare operai specializzati e giovani che escono dagli istituti tecnici. Confindustria e altre associazioni stanno già lavorando su questo terreno con scuola e università. Non lamentiamoci se poi qualche azienda cerca (e trova) lavoratori all’estero. beppe.boni@ilcarlino.net

 

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