Legittima difesa contro i molestatori da strada

La lettera

Bologna, 7 maggio 2018 - Nei giorni festivi si riassapora il piacere di girare in strada in pace: siamo inseguiti da sconosciuti che pretedono qualcosa, tipo firmare una petizione, poi immigrati, rom e accattoni che chiedono soldi. Tempo fa chi aveva bisogno stendeva un cappello. La legge dovrebbe aiutarci. Gli immigrati potrebbero semplicemete chiedere spiccioli senza importunare come hanno sempre fatto i cittadini italiani. Raffaella Giuliani

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

In una società più giusta non dovrebbero esserci persone ridotte a chiedere l’elemosima. Ma è utopia. Oggi però le nostre città sono strutturate per assistere i meno fortunati. Fra mense, dormitori, centri di accoglienza l’impegno è diffuso. I molestatatori di professione appartengono ad un’ altra categoria, più fastidiosa e a volte pericolosa. Sono i parcheggiatori abusivi davanti agli ospedali che prendono il pizzo, gli zingari che nella stazioni oscillano fra elemosina molesta e borseggi, lavavetri che ti bloccano minacciosamente al semaforo. A Bologna hanno scoperto anche un racket di parcheggiatori abusivi alla fiera: coprivano il cartello di divieto di sosta e facevano parcheggiare le auto imponendosi aggressivamente. Al ritorno i proprietari dopo aver pagato 20 euro trovavano anche la multa.Con gente così serve la mano pesante (in senso giudiziario) Ma se la cavano sempre. beppe.boni@ilcarlino.net

 

 

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